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1 1. 1 1. 1 1     L A    R I V E L A Z I O N E  
D E L L A    P I R A M I D E (I)

IL 23.11.11 UN'ALTRA DATA - LA SECONDA RIVELAZIONE

TERRA, OROLOGIO AL QUARZO COORDINATO DAL SISTEMA NUMERICO

 

autore VASILE DROJ universologo

 

   Vasile Droj scopri 30 anni fa i segreti ultimi delle piramidi di Cheope, Chefren e Micerino e dai loro rapporti estrae dati callendaristici come il 11.11.11. riservato dagli antichi per i nostri tempi a scopo di  essere utilizzati alla rivelazione finale. Egli rileva l’esistenza di un sistema numerico decimale, base di un sistema di “quantificazione universale” del tutto l’Universo per quale fu appositamente erette le piramidi, esse stesse integrate sui fondamentali numerici.

L’11.11.11. ha fatto molto parlare di se. Non è proprio un numero ma una combinazione numerica all’infuori dell’ordinazione decimale cui andrebbe bene un 111.111.111 oppure 11,1111.. La distribuzione delle sue cifre in gruppi di due lo avvicina più alla datazione calendaristica: giorno, mese, anno corrispondente all’11esimo giorno dell’11esimo mese dell’11esimo anno nel terzo millennio. La distribuzione palindromica identica a se stessa aldilà del senso della lettura, da sempre le stesse cifre allineate “geometricamente”.   
Ed eco adesso la vera storia di questa combinazione numerica. La fascinazione di questo arrangiamento numerico sta nella ripetibilità della stessa cifra 1 che alinea geometricamente le altre. Questa caratteristica è specifica ai rapporti primari esistenti tra le 9 cifre elementari 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, specialmente al 3 e al suo quadrato. L’unità Uno = 1 ossia 10, diviso per 9 da allineamenti palindromici (le stesse cifre ripetute al infinito. Così troviamo che 10 diviso per 9 da 1,11111111111111111111111111111111111111111….Eco qui sta il segreto della combinazione 11.11.11. Essa nasce niente altro che da un rapporto di 9 (1/9).
Gli antichi egizi, in primis, poi i pitagorici, consideravano che l’intero Universo era una materializzazione del suono celeste in una cosiddetta “musica delle sfere”. Queste sfere erano disposte in precisi rapporti per creare risonanza come una cavità acustica. Il Rapporto di per se era l’espressione suprema dell’interazione equilibrata nell’Universo. Secondo un “codice ancestral universale” la parola rapporto è codificata in RA-PORT dove RA rappresenta il Raggio e PORT è Portare. In una parola RA-PORT = Portatore di Raggio. Tanto fu venerato questi Principio che il Rapporto finì per essere divinizzato come deità suprema, appunto il dio egizio Ra. Ra era il dio della Ragione.

   Gli egizi o quelli prima di loro, decisero di alzare un altare al Dio dei Rapporti (Ra) dove inserire assolutamente tutti i rapporti considerati divini in una faraonica costruzione detta piramide. E neanche essa bastava perciò costruirono dei veri complessi di piramidi come quello sulla piana di Giza con la “costellazione piramidale”: Cheope, Chefren, Micerino e le piramidi satellite. Lasciarono cosi la più impressionante impronta matematico geometrica che la mente umana abbia mai ideato, nella speranza che qualcuno dei posteri lo avesse decodificata. Le loro menti intuirono l’arco di tempo quando diventasse vitale per l’umanità perciò marcarono la data che derivava dai rapporti. Gli anni dovevano essere calcolabili avendo un preciso punto di riferimento e perciò s’imponeva un reset ossia riportali a zero per farli affini e corrispondenti a dei calcoli colossali.
Questo anno detto “ZERO” fu segnato dalla nascita di Cristo e sembra che la sua Opera fu indirizzata non soltanto alla salvezza delle anime umane ma anche a resettare il “contatore universale” su cui furono fondati i calcoli delle piramidi per il Destino del Mondo. Ecco perché la nascita del Salvatore fu calcolata in anteprima dai tre Re Magi persiani che riuscirono cosi a trovare Gesù Cristo. Non solo ma Cristo stesso visse alcuni buoni anni in Egitto.  L’uso dei rapporti geometrico matematici (vedi dea Maat = MateMatica) nelle costruzioni, fece dall’Egitto la meraviglia architettonica del mondo antico.

IL SISTEMA NUMERICO UNIVERSALE E LA CRONOLOGIA

TERRA, OROLOGIO A QUARZO

   Già dagli anni ’80 Vasile Droj fece un’osservazione interessante: quasi tutti i dati cronologici degli eventi e periodi terrestri erano espressi attraverso valori numerici funzionali anzi di massima funzionalità. Erano dei numeri che fanno e disfanno tutto. Per esempio i cicli dell’Umanità: l’epoca d’Oro, l’epoca d’Argento, l’epoca di Bronzo e quella del Ferro erano espressi da valori numerici con evidenti virtù che passavano da uno ad altro come multipli e sottomultipli. Perfino il periodo di 2952 anni del precessione era un numero predestinato. E guarda caso tutti questi valori erano emanati o collegati dalla cifra 9, la cifra dell’antichità proprio quella generatrice del 11111111111111111111111…..

   Allora Droj ebbe un’illuminazione: di sicuro il Diluvio Universale voleva indicare non soltanto la disparizione di una civiltà e il suo sistema numerico ma la nascita di uno nuovo, da zero, partito da un solo uomo come Noé: Capi subito che tutto era codificato e che Noè voleva dire NOI quelli NUOVI dopo il Diluvio che utilizziamo il NOVE (9) Se pensiamo poi che la salvezza di Noè fu la NAVE allora siamo al completo. Sul NOVE (9) fu fondato il Sistema decimale, in quanto 9 con il suo 9,9999999999999999999999999.. altro non è ch 10 tondo. Fu l’epoca delle grandi piramidi, ognuna con una sua equazione matematica ben definita ma concepite per riunirle insieme con il scopo di includere nella loro totalità anche la totalità del sistema numerico decimale. In conclusione sembra che la purezza funzionale e le virtù dei numeri si estendeva dalla fenomenalità solare a quella terrestre. La Terra diventava un “orologio a Quarzo” che scandiva lo scorrere cadenzato e ordinato degli eventi. In questa situazione la piramide era l’ago dell’orologio. Che la Terra sia un vero orologio a quarzo non deve stupirci poiché ultime scoperte dimostrano l’esistenza di enormi cristalli (10 km. lunghezza) all’interno del nucleo terrestre.
E così in nome e sotto il patronato del Numero coordinatore, l’Energia, lo Spazio e il Tempo diventano una sola cosa nel Disco di Ra il gran portatore di Rapporti. Tutto si doveva rapportare a questa realtà e persino il tempo aveva paura della piramide.

23.11.20. LA DATA SEGRETA DELLA RIVELAZIONE

   Per gli antichi egizi tutto era patronato dal numero. E questo era iscritto nel nome segreto del Dio supremo Ra e viceversa. Eco che dice il codice linguistico ancestral universale: NUMERO = NUME-RO dove NUME è Nome ma anche Legge gr. noma, mentre RO altro non è che il nome del dio Ra padrone del Cerchio, del Disco e della Sfera in quanto Sole. Semplicemente Numero = “Nome di Ra” ossia la “Legge di Ra”. Altri nomi segreti di Ra escono alla luce leggendo al contrario la parola Numero che diventa OREMUN à ORMON, in una parola ARMONIA. Solo i numeri danno l’Armonia assicurando la RIMANenza.

   Tutto questo “orizzonte” impressionante di conoscenza doveva essere immortalato nell’archetipo della piramide completamente dedicata ai numeri e alla geometria. Per questo la piramide di Cheope si chiamava l’’Orizzonte di Ra”. Il faraone o il sacerdote doveva iniziare la sua ascensione nei tempi astrali dei flussi universali che decorrevano dai parametri e i rapporti della piramide. I tempi riservati iniziavano alle 11, minuti 11 e 11 secondi, e di sera alle stesse ore. Seguivano due culminazioni una al mezzogiorno alle ore 12 e 34 minuti e 56 secondi e uno dopo mezzanotte alle ore una 23 minuti e 46 secondi.

   Molto interessante è l’intervallo delle ore 11 di notte poiché l’orario porta ad altri valori numerici, cioè alle ore 23. E qui che traspare la vera ora astrale digli iniziati che non è 23.11.11. bensì 23, 11 minuti e 20 secondi. (23.11.20.). Sono 9 secondi di scarto ma che costituiscono un avvantaggio speciale per l’iniziato. Sarebbe questa la “porta secreta” per accedere a delle realtà sbalorditive.

   Infine, questa formula fu deliberatamente riservata al tempo della Rivelazione finale dei segreti supremi dell’Universo nonché delle piramidi. La data è riservata al 23 novembre del 2011 in codice 23.11.20. Poi essa lascia un solo anno fino al prossimo 23.11.2012 purché la rivelazione diventi totalmente pubblica dopodiché, partendo dal famoso 21.12.2012 l’Esecutore sarà al lavoro e senza la RIVELAZIONE COMPIUTA potrebbe essere l’APOCALISSE. L’Apocalisse finale e definitiva arriverà soltanto nell’anno 2042 il giorno 3 del mese di luglio.

   Migliaia e migliaia di anni furono aspettati questi giorni delle rivelazioni finali. E’ un gran momento nella storia umana che cambierà completamente i suoi connotati. Scoperte inimmaginabili saranno presto rivelate al mondo intero e l’Umanità prospererà. Il grande Puzzle che da migliaia di anni aspetta essere completato sarà compiuto.

   LA STORIA VERA DEL 11.11.11.
   Alla fine degli anni ’70, inizio degli ’80, Vasile Droj scopri a Bucarest i segreti supremi delle tre piramidi egiziane Cheope, Chefren e Micerino espressi in chiari rapporti come 1/9 = 0,1111111111111.. che egli destinò anche a intervalli temporali sia come datti storici sia come ore del giorno. Con la pubblicazione di un “sistema di quantificazione universale” inviato a varie riviste e la partecipazione a diversi congressi l’idea si perpetuo specialmente dopo il suo l’arrivo in Italia. L’idea fu espressa in tante pubblicazioni e libri. Nel Dicembre del 1999 Vasile Droj chiese agli organizzatori di non mettere la punta d’Oro sulla piramide di Cheope perché poteva danneggiare gli equilibri energetici planetari, e fu ascoltato.

   Nello stesso tempo Dicembre 1999 invio al Papa Giovanni Paolo II una lettera per chiederli di consacrare l’apertura della Porta Santa e celebrazioni per il Giubileo alle ore sublime della piramide: h 11, min. 11 sec. 11 e h 23, min. 11, sec. 20 cosi come al mezzogiorno e mezzanotte alle ore 12, min 34 . E Papa fece il possibile.

   In conclusione: la straordinaria scienza degli egizi che di sicuro è di origine extraterrestre o l’eredità di una superciviltà precedente racchiusa nelle piramidi attraverso una matematica divina o almeno una differente impostazione, fu equipaggiata anche con i dati terminali della sua rivelazione. L’11.11.11. è uno di questi in tandem con il suo fratello maggiore il 23.11.20. Tra 11 e 23 novembre c’è un intervallo sacro, un momento eccellente per usare queste porte astrali. Chi vuole utilizzare questa opportunità unica deve ricordarsi le sue ore speciali, concentrarsi e tenere sulla testa una piramide modello Cheope a scala decimale. E non dimentichiamo che le tre porte finora scoperte nella piramide di Cheope quelle con due maniglie verticali, messe insieme hanno proprio la forma:  II II II  (=11.11.11.).

Fra tempo prepariamoci al grande evento del 23 novembre 2011 – la seconda Rivelazione.

Roma 11.11.2011


Vasile Droj
Ricercatore transdisciplinare

www.universology.com email: vasidro@tiscali.it

 

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