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PERCHE' L'AMERICA NON AMA IL CALCIO

IL DILEMMA DEL FOOTBALL

LE VIE EVOLUTIVE: MANI O GAMBE

AUTORE VASILE DROJ UNIVERSOLOGO

   Vi siete chiesti come mai la più grande potenza al mondo, l'America, gioca così poco al calcio? Il paese fa di tutto per essere migliore in tutti i campi, "the best”, attira e compra giocatori di ogni genere per essere sempre la prima ma non incoraggia il calcio. Con appena trecento milioni di abitanti, tiene in scacco i restanti sette miliardi del pianeta, essendo sempre la prima nel medagliere olimpico, e con tutto ciò accetta di essere battuta al calcio dall’Iran, il nemico ideologico. Come mai? Ve lo dico io! Se l’America giocasse a calcio in maniera “europea” dovrebbe lasciare il primo posto di potenza mondiale a qualcun altro. Gli americani sono una “razza scientifica” come furono per poco tempo anche i sovietici dopo la seconda guerra mondiale che però crollarono appena rinunciarono alla stessa scienza. Di sicuro gli americani si sono accorti che:

Homunculus motorio- Il calcio sarebbe uno sport inferiore, poiché si gioca con gli atri inferiori non permettendo di esercitare la sottigliezza specifica degli arti superiori, anzi li inibisce. Più del 99% degli sport sono praticati con gli arti superiori che sviluppano il cervello, mentre quelli inferiori molto ma molto meno.

- Sul cervello l’“homunculus motorio" è rappresentato al 90% dalla mano, mentre le gambe indicano appena una minuscola appendice (vedi fig. homunculus motorio e sensitivo).

- Se la mano ha creato la civiltà, il piede è limitato agli istinti inferiori. Chi ha il culto della mano è un creatore, un inventore, un artista, in una parola un uomo che cerca l'evoluzione, mentre chi coltiva il culto del piede è uno che cerca le passioni istintive e la dispersione nello spazio, il girovagare.

- Il calcio è quasi un "anti sport" poiché mette in crisi lo spettatore che aspettando ore e ore per vedere il gol si gonfia di adrenalina che fa male alla salute. In tutti gli sport c'è il punto marcato, il gol liberatorio, molto più frequente come nella pallavolo, tennis, basket, mentre nel calcio non si arriva quasi mai allo scarico della tensione adrenalinica attraverso il tanto aspettato gol. Perciò il gol è come un "orgasmo" la cui mancanza manda lo spettatore in tilt provocando la fenomenologia della curva sud dei tifosi che rompono e solcano tutto. Cui prodest?

- Quando si giocano le grandi partite quasi tutti lasciano il lavoro e incollandosi per ore davanti al televisore. Decine di milioni di persone per almeno due volte a settimana sono defluite dal flusso produttivo con perdite per l'economia di centinaia di miliardi.

- La fornicazione nell'attesa della partita fa che tutta la giornata passi improduttiva e inefficiente.

- Il calcio occupa quasi tutto lo spazio pubblicistico in sfavore degli altri sport.

- Immensi spazi e tempi televisivi sono deprivati all'educazione, alla scienza, alla cultura (Cenerentola della notte) perché invasi dal calcio giocato o chiacchierato in infiniti processi televisivi (Biscardi). Poi si chiede perché durano così a lungo i processi in Italia?

- Lo stesso accade nell'editoria cartacea, dove i giornali si dedicano troppo al calcio e quasi niente ad altri sport.

- Le partite furibonde bloccano decine di migliaia di forze dell'ordine che permettono così ai delinquenti di operare indisturbati.

- Scene di violenza, treni danneggiati.

- Nuclei familiari in disagio, relazioni umane e tensioni sociali, etc. etc. Cui prodest?

Homunculus motorio   Tutti questi danni più quelli collaterali accumulati in un solo anno bastano per mandare giù il PIL. Immaginatevi la somma degli anni partendo dalla seconda guerra mondiale. Se non si giocasse a calcio o almeno se fosse più temperato, l'Europa avrebbe potuto essere oggi l'America. Questo l’ha capito la stessa America e per questo che il "calcio all’europea" non prende radici negli Stati Uniti. E’ tutta una politica voluta dall’altra parte dell’oceano.

   Immaginatevi un sessantenne che negli ultimi cinquanta anni ha consumato tutta la sua vita non praticando il calcio, ma chiacchierandone, leggendo e guardando trasmissioni televisive opinioniste a non finire. Tanto preso dal calcio che poi non ha avuto mai la pazienza di leggere un libro, di vedere uno spettacolo o di dedicarsi alla famiglia e al lavoro, o di imparare una lingua straniera, il computer o altro ancora. Se milioni di tifosi fanno cosi, la produttività scade e il benessere può mancare. Per questo che la crisi attanaglia l’Europa e specialmente l’area latina: Grecia, Italia, Spagna, Portogallo i paesi più accaniti di calcio?

   Tifo e tifosi. TIFONE nella mitologia era il dio del Male, della confusione. D’altronde tutte le parole con la radice “TF” sono brute: Tifo (Tifos esantematico - malattia), tafferuglio (risa confusa e rumorosa), tafano (brutto insetto), tifone (vento devastatore) tuffarsi, stufo, etc, etc. Se poi volete sapere perché allora leggete al contrario la radice TIF TUF molto suggestiva sul nome dello stesso Football.

   Come già detto l'America non ha amato mai il calcio e i giornalisti non hanno mai fatto pubblicità gratuita a questo sport. D'altronde qualche presidente americano dopo la seconda guerra mondiale disse: l'America sarà quello che sapranno fare di essa i suoi giornalisti.

   E adesso se ne volete una bella, beccatevi questa: per eliminare l’eccesso di adrenalina basta allargare la porta di qualche metro nelle sue parti laterali e leggermente anche in altezza per far entrare più gol. Propongo di sperimentare immediatamente questo sugli stadi di Roma. E vedrete come si calmeranno come per miracolo tutti i dissensi, i malcontenti e i recalcitranti. Ma per realizzare la vera rivoluzione occorre riformare il calcio introducendo anche l’uso delle mani ossia facendo un mix tra football, handball e basket. Tutto in un prossimo articolo.

   CONSIDERAZIONI FILOSOFICHE

Buddha   Da migliaia di anni la società umana si è sviluppata condividendo due spazi maggiori uno, quello esterno e l’altro quello interno, individuale, mentale e spirituale. Lo spazio interiore che è la vita stessa è quasi esclusivamente situato nel corpo, nel cervello. Esso è unico e assoluto mentre lo spazio esterno divaga in infinite direzioni tutte relative e illusorie. I saggi antichi si sono accorti cercando di rimediare al dilemma riducendo il girovagare delle gambe nello spazio esterno, attraverso una magica formula, l’asana, dello Yoga tra cui la famosa posizione di Buddha seduto con le gambe incrociate. Tutto questo per creare la condizione della conquista dello spazio interiore.

   Si dirà: ma il calcio è un povero sport, che c'entra. Si vero, troppo povero per farci evolvere, proprio nell’epoca della più spettacolare esplosione tecnologica nella quale come individui diventeremmo inadatti e superati anzi schiavizzati dall’intelligenza artificiale. E poi se saremo visitati dagli abitanti di uno dei miliardi di pianeti che la galassia contiene pazienza, inviteremo gli extraterrestri a una partita di calcio e gli faremo vedere chi siamo.

Origine 23.09.2003

Rivisto 13.11.2007

Attuale 12.07.2013

Vasile Droj
Fondatore Centro Universologico di Roma

www.universology.com email vasidro@tiscali.it

 

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