LA QUANTISTICA SEMANTICA
LA LINGUA UNIVERSALE GRELATINO
Categorematica è una disciplina dell’Universologia – il Sapere Universale.
Letteralmente si traduce come la scienza delle categorie linguistiche, o quantistica semantica
Il fondamento “categorematico” si appoggia su un Sistema linguistico universale nel cui interno opera un “Codice di pensiero ancestral universale”. Alla nostra insaputa, nel profondo del ceppo linguistico indoeuropeo (greco-latino in primis) giace un “algoritmo semantico” codificato che nasconde un tesoro colossale d’informazioni. Operando secondo le sue regole, esso permette di arrivare ai più grandi misteri dell’Universo. Ci troviamo davanti ad una “semantica cibernetica” oppure “cibernetica semantica” che di conseguenza rileva l’esistenza di un”sapere cibernetizzato” un vero codice gnoseologico simile al codice genetico.
Storicamente, l’origine di questa creazione gnoseo-linguistica retrocede nel tempo e spazio toccando le latitudini iperboreiche. Ma persiste anche la convinzione che essa sia d’origine extraterrestre conducendo alla così detta lingua degli Dei. Tutte le grandi civiltà de passato su tutti i continenti, nonostante l’uso di lingue differenti, hanno “impostato la loro fondazione primigenia sulle radici della lingua universale “grelatino”. L’impostazione fondataria è sinonimo di dottrina, religione filosofie, concetti, visioni, rituali, etc.
La lingua ancestrale grelatino, ossia greco-latino, non commerciale ma filosofica, sembra sia stata concepita “a tavolino” come un puzzle logico che doveva far corrispondere la Realtà alla Verità attraverso le leggi sia della natura quanto leggi matematico geometriche, nonché numeriche. Un’impresa colossale che di sicuro ha un’impronta aliena. Questa “lingua del LOGOS” doveva far combaciare il reame della circolarità “CRC” ossia CeRChiO con quella della linearità “LAT” delle LATitudini. La Sintesi CRC dei GReCi è visibile il cerchio presente nella loro cultura espresso anche dall’Helios - HOLOS il disco solare, mentre la demarcazione lineare attraverso il lato delle latitudini è ben espresso dai latini. Le lettere dell’Alfabeto greco latino sono formato soltanto da linee rette e rotonde ben delimitate ed uguali tra loro.
Nella lingua universale grelatino, lingua sistemica, tutte le realtà logico semantiche sono ordinate in categorie ben delimitate secondo il principio delle radici linguistiche attraverso quali traducono le realtà nascoste. Si realizza così una vera “quantistica linguistica” semantica, e perciò logica. Questa è la CATEGOREMATICA, CAT-EGORE-MATICA la scienza delle categorie non tanto del reale quanto del veritiero. La radice CATE viene da QUANTO o Quantum, romeno CIT, mentre EGORE deriva dal verbo aggregare. In altre parole Categoria (Cate-goria) vuol dire “quanto aggregare” ossia quanto è stato aggregato per definire una realtà. D’altronde l’Agorà greca era luogo d’aggregazione democratica. La forza degli antichi greci stava proprio nella loro capacità di aggregarsi e di aggregare conoscenze, cultura, filosofia, arte, democrazia, etc.
CATEGOREMATICA APLICATA
L’UTOPIA CONCRETA
Come è stato detto, nella lingua grelatino è stato deposto un tesoro d’informazioni colossali sia in termini generali sia in dettaglio. Furono depositate non solo informazioni ma anche un software, un know- how di come procedere. Il metodo di per se è “utopico” ossia estremamente concreto, totalmente differente dell’attuale degenerato significato predefinito come pura fantasia irraggiungibile. A questo punto la Categorematica entra in azione dimostrando che l’Utopia è la cosa più concreta che ci sia.
La radice della parola UTOPIA é TOP che codifica tre ragioni segrete:
Questo è l’algoritmo segreto dell’Utopia che nessuno conosce ma che fu poi alterato fino ai limiti estremi, essendo oggi percepito addirittura come il suo opposto. La vera Utopia e il suo operare utopico sarebbero la cosa più concreta mai ideata, impostata ad’individuare: il Luogo, la Modalità operante e il Tempo adatto a realizzazione di un’Opera. In altre parole precisare il DOVE? il COME? il QUANDO?
Rovesciando la radice TOP presente in U-TOP-IA otteniamo “POT” che è la radice del POTere presente in CAPUT (Capo) in quanto Concetto (ConcePT) e Attitudine APTitudine). Nella storia umana, la più grande UToPia concreta fu realizzata nell’Egitto (AEGYPTUS) dove il dio PTAH fu il grande proggettatore. Interessante il fatto che il “codice di fondazione” fu sempre il grelatino la lingua universale delle fondazioni originarie. L’antica civiltà egizia fu enormemente concreta in tutte le sue forme come d'altronde quella greca e latino-romana.
L’operato utopico era praticato dalle antiche scuole d’iniziazione presente in varie parti del mondo, ma l’senza della vera codificazione funzionale la sapeva soltanto una ristretta nicchia di superiniziati. Oggi nel terzo Millennio dopo Cristo, tanto lontani dalla primigenia Conoscenza delle Origini ci domandiamo smarriti come procedere per ripristinare la vecchia conoscenza. La Categorematica utopica è un buon inizio ed un eccellente metodo per procedere. In primis l’universologo praticante deve avere un chiaro concetto come guida, che lo trova codificato nella stessa parola CONCEPT = CON-CEPT = CON CAPUT ossia fare le cose “con il capo” con la testa, ossia ben pensate, in una parola sintetica “ben concepito”. Caput è sinonimo di captare, lat. Captatio, in quanto è il capo con il cervello dentro quello che capta e mantiene le conoscenze.
Sarebbe il capo lo strumento di realizzazione utopico per eccellenza che focalisa le nostre energie sull’obiettivo (il luogo–Topos) discernendo le tipologie per operare indicando il momento giusto per agire e proseguire le tappe del processo. Perciò l’universologo attente non dovrà mai dimenticare la triplice formula della realizzazione: Dove? - Come? - Quando?
DIAGRAMME CATEGOREMATICHE
Quando la decodificazione categorematica non è lineare, ma prende una forma “utopica” spaziale (topologica), tipologicamente ben definita, essa si chiama ”diagramma” diventando un vero archetipo semantico. Per esempio la radice “ML” l’identificativo del Male in lineare é MALE – MOLE – MALATTIA. Disposto nello spazio diventa un triangolo:
Ecco le radici del Male. Esse si appoggiano sulla Mollezza che porta alla Malattia. Mollezza è sinonimo di mancanza di Forza in altre parole, mancanza di principi, regole, carattere, etc. Tutte alla fine entrano in una sola categoria, quella dell’INGIUSTO. Il GIUSTO é l’opposto, ossia il FORTE che in codifica = F+ORTO (ORTHO). La lettera F = Fare, e perciò FORTE è sinonimo di Fare ORTHO (il GIUSTO). In altra variante FOR-TE = FARE TEOS, o ancor PORTAtore di THEOS = Portatore di Theos (Dio), in gr. For = portatore, perciò faro di luce.
Prima di tutto occorre un chiarimento: qui non si tratta né di religione storica né di ateismo perché categorie opposte, anzi l’ateismo come negazione della prima categoria, gnoseologicamente neanche esiste se no come la categoria fisica delle persone che non credono in Dio. Qui nell’articolo presente si tratta dell’Universale quel principio sintetico convertibile e convertitore di tutte le realtà e proprio perciò capace di distinguere le categorie non tanto di realtà quanto di Verità infinitamente superiori alle prime.
Le cose sarebbero molto semplici: in poche parole esiste l’Uomo e una ”presunta” divinità, Dio. La relazione tra i due si chiama religione (re-legare). Sarebbe come rappresentare un cerchio dove l’uomo è il centro, la circonferenza Dio, mentre il raggio rappresenterebbe la religione. Chi non vede la relazione tra i due che é il raggio (religione) è un A-religioso. Chi non vede la circonferenza (Dio-Teos) è un A-Teo detto senza Dio. In tal caso e di conseguenza anche il raggio della religione sarà per forza escluso rimanendo soltanto il puntino centrale.
Sappiamo che la lettera “T” presente i Theos esprime l’angolo Ortho (90°) e che tutte le leggi dell’universo si appoggiano su di esso. Gli architetti per poter progettare e costruire usano il “Teo”, uno strumento di legno a forma della lettera “T”. Ateo = A-Teo ossia “senza Teo” La scienza e la tecnologia stessa sarebbero inoperanti senza il Teo espresso dall’Asse di coordinate, l’Asse cartesiana tipo ORTHO a forma di Croce +. Niente nell’Universo sfugge all’angolo retto espresso dal Teo e perciò ci si chiede se conviene essere A-Teo, senza Teo?
Che tra le religioni monoteiste sono tante divergenze anche nel nome dello stesso Dio vuol dire che qualche problema c’è e non sta nel Cerchio – Dio, né nel punto centrale l’Uomo ma nel Raggio-Religione. Soltanto lo stato orthogonale dei Raggi esprime la retta Via perché incarna le leggi, la LEGGE (LEX), la LUCE (LUX) e la PAROLA (LEXico). Quando l’Uomo emana raggi di luce è insoffiato dallo Spirito arrivando per forza alla Verità. Da un punto di vista lo Spirito Santo è Prima di Cristo e prima di Dio. Volette la prova? Eco il verdetto biblico: “..se l’uomo bestemmierà contro il Figlio (Cristo) sarà perdonato, e se bestemmierà contro Dio sarà perdonato, ma se bestemmierà contro lo Spirito Santo non sarà perdonato né ora né mai nei secoli dei secoli - Amen”.
Già l’espressione “né ora” bastava, ma poi aggiungere “né mai” ed infine “nei secoli dei secoli” finalizzato con Amen (così è), è impressionante ed è senza dubbio espressa appositamente per far vedere all’uomo qual è la cosa più importante per lui. Se lo Spirito non cè l’uomo non discerne il vero dal falso. Senza spirito non c’è nulla. Un uomo non dirà mai che una cosa bianca è nera e poi se non calcolerà i passi cadrà nel burrone. La Verità è Tutto. Ecco perché l’uomo può bestemmiare Dio, ma non può andare contro l’evidenza senza sbattere la testa al muro. Così come agisce in queste cose evidenti così l’uomo dovrebbe agire anche in quelle invisibili che lo superano. Ma a causa dell’immensità del Creato infinito l’uomo si perde ed è obbligato chiedere aiuto a Dio. Così il cerchio si rinchiude di nuovo nella Trinità nel quale i Tre: Dio - Figlio - Spirito Santo sono di nuovo UNO e Trino. Eco perché fu creata la Trinità religiosa perchè esiste dall’inizio dei tempi.
Ritornando alla scienza Categorematica, al diagramma triangolare MALE - MOLE - MALATTIA possiamo allargare l’equazione cambiando l’attributo MOLE con MOLTO:
Quando qualcosa è di tropo cioè MOLTO allora, esso si allontana dalla naturalezza degenerando portando così allo squilibrio ed in fine alla MALATTIA. Troppo mangiare, troppo dormire, troppo parlare, qualunque cosa di troppo porta inesorabilmente alla Malattia. MOLTO vuol dire estremo come d’altronde l’altro suo estremo, il POCO. Quando i due estremi si uniscono secondo l’espressione “MOLTO POCO”, allora i risultati sono tremendi. Non a caso “MLT” nel MOLTO si combina in “LMT” ossia LIMITE. Toccando il LIMITE, la MALATIA arriva sicura accompagnata dalla morte. Nella lingua romena ce il passaggio segreto: LMTàTML nel quale il limite è configurato come fondamento detto “Temelia” (tumulo).
Quale è il Limite di questo fondamento Temelia nell’essere umano? Grande domanda! Si arriva volens nolens al Cervello il massimo consumatore d‘informazioni e d’energie. Purché il Cervello non fosse soprafato da troppi impulsi “Qualcuno ha costruito alla sua entrata un’anticamera dove ha piazzato un “contatore di traffico” proprio all’ingresso nel cervello del nidolo spinale. In altre parole un “cervelletto”. E guarda caso come si chiama? Nientemeno che TALAMO (TLM). Appena superati i LIMITI, il TALAMO per difendere la struttura cerebrale la TEMELIA, ferma la MOLTitudine d’impulsi per evitare la MALATTIA. Perciò quando sì tocca la sua BASE si é ABASATO cioè stanco che in romeno si chiamo OBOSIT ossia “abbassato”.
Nei tempi antichi qualcuno conosceva questi segreti reali e la loro correlazione linguistica creando delle protezioni materiali chiamate TALISMANI “TLM” e AMULETI “MLT”. I talismani e gli amuletti servivano a proteggere gli esseri allo stesso modo come il TALAMO protegge il Cervello.
Prima ancor d’essere morale il Male è funzionale. Questa è una grande constatazione. MA ce anche il lato morale del MALE, ben espresso dal suo secondo nome, il PECCATO. In due mila anni ancora gli uomini non si sono accorti che il PECcato altro non è che il PICcolo in quanto PICcolezza. La Piccolezza umana di carattere e virtù, l‘ignoranza, il non rispetto dei valori, degli ideali, mancanza di coraggio, etc. Non a caso la parte opposta quella che rappresenta lo Spirito il Dio è espressa dall’Attributo GRANDE. E di nuovo il verdetto biblico è intransigente: “con quale misura misuri con quella ti sarà misurato”. Perciò non misurare con la piccolezza. Non avrai, non sarai e non otterrai niente, anzi perderai anche quello che hai. In fine ecco il diagramma triangolare del Peccato:
Il potere del PECcato sta nella PICcolezza così come il potere de MALE sta nella MOLEzza. Piccolezza e Molezza sono una e la stessa cosa e non ci sono dubbi. La Categorematica è una matematica della Verità. Il continuo agire della piccolezza pic..pic..pic..come le goccia d’acqua fa crepare e cadere la roccia. Cadere in romeno si chiama pica o picare come verbo. Cadere, scadere e scendere è la stessa cosa che provò Adam Kadmon con la caduta dall’Eden. La consacrata espressione biblica “cadere nel peccato” è chiarissima e concludente.
Così il potere del Male (MOLE) e del Peccato (PICCoelzza) si raccolgono nell’impero del Diavolo (DIABOLO) Ma la potente scienza universologica e la categorematica lo smaschera annientando il suo potere. In codice il suo nome è “DBL” ossia DEBOLEZZA.
DIABOLO = DEBOLE à DE BILE
La forza intrinseca del Diavolo è zero, ma il suo potere cresce con la debolezza degli uomini. La debolezza degli uomini è il suo vero potere e dominio. In una parola esiste un solo Principio eterno ed universale istallato nell’uomo come struttura, funzione e significato. Quando questo evolve l’uomo va verso Divinità DIVIN = DEVENIRE = DIVENTARE. Quando s'inDEBOLisce va a contrario DIA-VOLO(volta).
Sempre dal “Codice dei codici” escono fuori anche altri attributi del Diavolo che sono i seguenti: LIBIDINE “LBD”, LABILE “LB”, LIVIDO “LVD”, Ecco il diagramma triangolare:
La Debolezza agisce attraverso la LIBIDINE, una cosa che sta addosso come un grasso in lavabile, squilibrando l’equilibrio corporale e mentale dell’uomo facendolo tropo LABILE ossia mutevole, anzi troppo mutevole trasformando il corpo raggiante in corpo LIVIDO. Il campo per eccellenza di questo processo è il VITALE (“VTL”). Come la lettera “T” e imparentata con la “D” è evidente la firma “DVL” del Diavolo. La Vitalità troppo abbondante sul terzo pianeta del nostro sistema solare non ci permette l’evoluzione spirituale proprio a causa di questa abbondante vitalità. E qui che ci aspeta in varco e trema il principe delle tenebre aspettando che le nostre energie si squilibrino facendoci cadere in DEBOLEZZA.
La via per evitare questa serie di sciagure è una sola: seguire l’opposto, il Grande, il F-orte, la Virtù, la Verità e così via. Vedendo con chiarezza le categorie di realtà e Verità l’universologo istruito salta di gradino in gradino sulla scala della Conoscenza e della Realizzazione. Tutto questo processo si chiama “universalizzazione” ed è nuovo nel panorama spirituale moderno.
Continua
Vasile Droj
Fondatore del Centro Universologico di Roma
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