Vi siete mai chiesti come mai una cinematografia come quella americana produce da sola più di dei 27 paesi della Comunità Europea e la sua fama è indiscutibile nel mondo. Quando un cittadino del mondo vuole ricordarsi un film europeo, deve stressare la mente per trovare uno, mentre per elencare quelli americani, dovrà passare una notte intera. Anche se esistono molti film europei di qualità, la distanza tra le due sponde dell’Atlantico è abissale. Scopriamo il perché, le cause.
LA CLASSIFICAZIONE
Quando gli americani battezzano i film, assegnano loro nomi corti, preferibilmente di una sola parola, al massimo due e raramente tre, mentre gli europei tirano a lungo i titoli a volte per intere frasi che poi non se lo ricorderanno nessuno.
Ecco i titoli corti americani: Rocky, Rambo, Terminator, Alien, Superman, Robocop, Hulk, Il Professionista, Il Corvo, Zombie, Wolverine, Titanic, Transformers, Serpico, Highlander, Il Padrino, Il Squalo, Il Gladiatore, Numbers, Inception, Spartacus, Casablanca, Sfinx, Fenomenon, Scaners, etc. E là dove non si può si usano due parole: Iron Man, X Man, Stars wars, Star Trek, Spider man, Mars Attack, Pretty woman, Captain America, Ritorno al futuro, Pirati dei Caraibi, Ben Hur, I Magnifici Sette, etc.
WEB, VIDEOTECHE. I nomi corti sono avvantaggiati dalle leggi della classificazione lessicale che segue il principio Web aumentando la rapidità e la prontezza delle vendite in Internet o videoteche. Il rispettivo sistema elettronico sceglie prima i nomi corti iniziali e poi quelli complessi, e cossi i film europei con titoli lunghi arrivano tardi o mai producendo perdite anche di miliardi di euro). Poi la memoria umana ha problemi con i titoli complessi dimenticano o rinunciando l’acquisto.
LA SERIALITA’. Se un film ha successo, gli americani non esitano un momento a produrlo in serial ex: Rocky 1, Rocky2, Rocky 3, Rocky 4, ossia Alien 1, 2, 3 , 4, 5,.. Terminator 1, 2, 3,.. etc. . Poco conta poi se l’eroe muore, poiché si trova sempre un elisir, un miracolo per resuscitarlo da far invidiare gli esorcisti e gli immortali Dei dell’Olimpo. Quello che conta e che lo spettacolo vada avanti, “the show must go one”, e che il sistema allevi i sogni macinando soldi. Una volta in Europa c’erano dei bei serial rafforzati anche in coproduzioni che però ultimamente sono più rare e la serialità è visibile piuttosto in fiction televisive. Dove sono oggi i grandi serial, su Roma antica e i suoi eroi, l’infinita serie su Maciste, i Sandocan, i serial western spaghetti, i film con Bud Spencer e Terence Hill, o quelli interminabili con Ciccio Ingrassia e Franco Franchi, la serie di Sturmtruppen, i film erotici con la Fenech e comici alla Fantozzi. Non che fossero tutti straordinari ma in un contenitore (serial) diventavano irresistibili tutti poiché l’abitudine e l’affezionamento li richiedono. Oggi la confusione e mancanza di visione strategica non permette a connetterli in serial vincenti. Perciò c’è da imparare la lezione del passato e quell’attuale americana.
L'UNIVERSALITÀ
La caratteristica essenziale dei film americani é l’aspirazione verso l’Universalità, sia tematica, morale, progettuale che tecnica.
TEMATICA UNIVERSALE. Probabilmente la posizione di prima potenza mondiale e la sua nascita da una rivoluzione hanno imposto all’America e di conseguenza ai suoi film, di esprimere grandi cose e ideali che si riflettono nei film. Non solo ma la stessa vena va a cercare e riprodurre tutto quello che fu grande nella storia di altri popoli e continenti. In Europa sono rari i film che trattano eventi di altre culture lontane. In quanto la varietà tematica, essa è stremante, estesa quasi a qualunque cosa, che però nei film europei è molto di meno.
MORALE E VIRTU’. Se nei film europei la lotta tra Bene e Male non è ben distinta, nei film americani il Bene deve per forza vincere e non ci sono mai dubbi in tal senso. Questa nettezza semplifica le trame dando più coerenza alle azioni e viceversa. La cinematografia nel suo insieme deve essere un propulsore sociale non soltanto puro divertimento. Altrimenti si potrebbe insinuare che il “tropo divertire porta a pervertire, e per invertire si dovrebbe convertire. Il ruolo del cinema consiste proprio in questa sua capacità magica di convertire il virtuale in utile sociale: impegno, socialità, comunicazione, valori comuni, istruzione, etc. In una parola trasformare i sogni in realtà: “Dream land”.
L’EROICITÀ. Ma di sicuro la prima caratteristica distinta dei film americani è l’eroicità caratteristica nata dalla fondazione della giovane nazione sul modello romano. L’aspirazione imperiale di prima potenza e le ambizioni a lunga portata richiedono l’esercizio permanente di tale virtù che poi si adatta perfettamente ai film di azione e avventura. L’Europa farebbe bene a velocizzare i suoi film in questa direzione aggiungendo all’Eroicita’ la Genialità e la Santità orientandosi verso nuove tematiche in un nuovo salto e di qualità.
PROGETTAZIONE. Dietro la grande macchina hollywoodiana c’è un progetto coerente di portare avanti la cinematografia come mezzo scopo e utilità nell’interesse del popolo americano e quanto possibile anche degli altri. Addirittura si prospetterebbe attraverso il cinema, un’ingegneria sociale che farebbe impallidire l’Europa solo a immaginarla. E tutto questo proprio in un momento quando la stessa Europa ha un bisogno vitale a plasmare e canalizzare le anime e le coscienze verso il proprio Progetto Europeo. In 20 anni dal Trattato, Europa ha fatto pochi film che trattano se stessa un film su Cristoforo Colombo con l’occasione de 500 anni dalla scoperta dell’America e un film su Carlo Magno e alcuni sulla Bibbia. In tutto questo tempo si potevano fare centinaia se non migliaia di film (27 paesi) che trattano la Comunità Europea e i suoi problemi. Invece no tropo pochi per arginare l’alienazione dei cittadini europei che in mancanza di una visione europea s’immedesimano in qualunque tendenza antieuropeista.
Dall’altra sponda dell’oceano invece la lunga progettazione americana setacciava il futuro per fare in anticipo scenari per incanalare il subconscio collettivo nelle direzioni propizie. Così Rambo (Sylvester Stallone) lottava con gli odiosi sovietici in Afganistan neppure immaginando che lo stesso paese sarebbe poi conquistato da altri, guarda caso i suoi commilitoni. Sapeva o non sapeva? Pura coincidenza o progettazione? Dall’altra parte quella dei profitti, sorprende l'impressionante precedenza del film “2012” sulla fine del Mondo con molti anni di anticipo, e tenendo conto che l’elaborazione e la produzione del film durò molti anni allora, l’anticipo è ancor più sorprendente. E che dire poi del film Alessandro Magno in cui le sequenze aeree erano accomunate al volo di un’aquila che poi nel momento della morte di Alessandro, alla domanda chi conquisterà l’Asia, sarà lei a rubare l’anello di potere del condottiero. Qual è la più famosa aquila del mondo con i fulmini e il ramoscello d’ulivo tra le giare? Geopolitica o Geocinema? Per rimontare il gap, all’Europa non rimane altro che far partire i film sulla Santità, Genialità e Divinità o mettersi a lavoro e a creare il suo proprio Hollywood radunando e centralizzando tutte le sue risorse.
EUROWOOD
LA HOLLYWOOD EUROPEA
Perché l’America e l’India sono i più prolifici produttori di film del mondo? Semplice! Applicano la Centralizzazione. Sia l’America con HOLLYWOOD che l’India con BOLLYWOOD concentrano tutti i mezzi (al massimo livello) in un centro di produzione super specializzato che gli dà vantaggi immensi. Perciò l’Europa non ha da scegliere, deve per forza creare il suo Hollywood ossia “EUROWOOD”. L’India l’ha capito molto tempo prima, il suo nome Bollywood non è che un composto anagrammato di Hollywood.
LA CENTRALIZZAZIONE (VANTAGGI)
La concentrazione di mezzi e possibilità permette di avere le migliori istallazioni, apparecchiature, sceneggiature, attori sempre pronti, archivi di esperienza condivisa. Molte case di produzione comune, disperse sul territorio possono appellare a questo Centro di produzione quando gli scenari superano le loro possibilità.
EUROWOOD. Per ottenere simili avvantaggi cinematografici i paesi europei dovrebbero concentrare i loro mezzi ed esperienza (al massimo livello possibile) in un unico centro europeo. Ma dove? Volens nolens l’area dovrà essere quella dell’Europa del sud. Hollywood e Bollywood lavorano non stop tutto l’anno proprio perché sono situate in zone calde. L’Europa centrale e nordica nel periodo invernale sono inutilizzabili, perciò le zone adatte sono: Grecia, Italia, Francia, Spagna. Tra queste, l'Italia ha una posizione eccezionale da molti punti di vista: clima mite da Roma in giù, paesaggi bellissimi e variegati, enorme patrimonio culturale, città del Vaticano, persino una capitale, Roma, a disposizione. Non solo ma l’enorme città del cinema, appunto la Cinecittà, fu già utilizzata in passato anche e specialmente in grandi coproduzioni.
PROPOSTA CONCLUSIVA: È il tempo che i film europei ricorrano più a “mono titoli”, che il Bene vinca il Male in maniera più distinta, che si proponga la virtù e la genialità riducendo la banalità, che s’insista sulla progettazione europea, ci si appelli a grandi temi universali e della letteratura universale e di altri continenti. E poi, anzi in primis, di procedere alla costruzione dell’Eurowood - l’Europa Film. Avere il culto dell’eccezionale non del banale. C’è già troppa banalità in giro e ci porta via i sogni. Il cinema è un vero plasmare sulle cose da venire. (Il progetto Eurowood è stato proposto da Vasile Droj già dal 1989).
Roma 08.11.2013
Vasile Droj
Fondatore Centro Universologico di Roma
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