Nel nostro mondo i fenomeni e gli eventi sono generalmente nella normalità che spesse volte finisce in banalità a tal punto che, quando succede un fenomeno del tutto differente la gente neanche si accorge. Accanto alla categoria del naturale l’odierno quasi, quasi banale, c'è anche quella dell’eccezionale, è vero molto più raro ma quanto succede incide più di tutto il banale messo insieme. In questo caso mi riferisco ai fenomeni climatici specialmente quelli atmosferici.
Sul percorso della storia i fenomeni inspiegabili sono stati abbastanza rari però vistosi come quello di Fatima nel 1911 in Portogallo quando furono visti sulla volta celeste secondo le testimonianze due soli raggianti. Di tempo in tempo riappare qualche strano fenomeno atmosferico, qualche bizzarra combinazione di nuvoli, ma finisce tutto là in pochi minuti o decine di minuti. Però quello che è successo a Roma il 29 dicembre 2010, supera ogni immaginazione e batte tutti i record storici di sempre.
IL CIELO DI ROMA SPACCATO IN DUE
LA RADIOGRAFIA DEL FENOMENO
ORE 14:15. Roma 29.12.2010, giornata nuvolosa ma soltanto a nord della città. Esco sul balcone e rimango stupefatto; Il cielo è tagliato in due da una gigantesca linea retta che parte da una parte dell’orizzonte per fine dall’altra. La parte inferiore sotto la linea è completamente scura, mentre quella sopra è più luminosa. Rimango scioccato da quella linea assolutamente retta e perfettamente ordinata. Con un apparecchio fotografico HP Photosmart M537 di 6.0 pixel inquadro lo spettacolo scattando una ventina di fotografie.
Ore 14:31. Mi ricordo presto che ho anche una telecamera, una SHARP, anno di fabbricazione 1992, la prendo e continuo a fare filmati per tutta la giornata anche nella sera tardi. Filmo tutti i momenti speciali che presentano interesse, fino alla totale scomparsa del fenomeno. Ancor prima alle ore 13,23 trovandomi sulla strada e guardando parzialmente il cielo vidi la “linea” ma non gli diedi importanza. Di sicuro la sua apparizione iniziò prima, probabilmente verso le ore 12,30 se non addirittura verso le 11,00. Certo è che alle 14 quando la fotografai l’insolito fenomeno era già nella sua massima espressione. La meraviglia durò più di 5 ore, tempo nel quale la misteriosa “linea geometrica separatrice” non si spostò, rimanendo sempre al suo posto. Verso la sera si abbassò leggermente verso l’orizzonte.
L’EVOLUZIONE DEL FENOMENO: Così come dicevo, alle ore 14,00 il cielo era tagliato in due dalla strana linea avendo cielo scuro sotto e più luminoso sopra. Nelle immagini sembra addirittura che il mare si fosse ravvicinato alle porte di Roma, anzi dietro quelle abitazioni. Tutti quelli che guardarono le foto rimasero meravigliati che il mare si spostasse fino dietro le abitazioni di Roma. Dopo qualche ora le nuvole si concentrarono sopra la linea formando un “cupolone” molto scuro che rimase immobile fino al crepuscolo. La linea geometrica scura diventò bianca e anche sotto le peggiori pressioni delle nuvole del cupolone essa restò visibile. Malgrado correnti d’aria che portavano varie nuvole specialmente quelle inquinanti da Fiumicino, lo strano ammasso nuvoloso concentrato nella cupola non si spostò.
Verso la sera la Cupola si appiattì e riapparse di nuovo la linea geometrica che praticamente era sempre presente tenendo con la forza le nuvole sotto di essa. Quando si fece sera, abbastanza buio, la parte nera sotto la linea geometrica diventò rossastra poi arancio poi gialla poi argentea, verdastra, fino alla sua totale scomparsa. Dopo la smaterializzazione della parte inferiore si ritirò anche la linea scomparendo dopo ben 5 ore d’immobilismo. Quando tutto fu cancellato un impressionante numero di 12 o 15 stelle riunite in un rettangolo sorvolò la zona, scomparendo presto. Corsi a prendere e installare la telecamera ma le stelle scomparvero. L’apparizione fu impressionante ma non era la prima volta che la vidi, sempre in quella zona di Roma.
OSSERVAZIONI
Un simile fenomeno di tale portata (decine di chilometri) sul percorso a più di 5-6 ore e tanto costante in se stesso non si è mai visto nella storia umana (nessuna cronaca attesta qualcosa di simile). Ma prima di tutto impressiona la geometria che non è mai presente nei fenomeni atmosferici. Non è possibile che una linea così lunga e perfetta attraversi tutto il cielo di Roma da una parte all’altra dell’orizzonte e che cambi la composizione, densità e luminosità delle nuvole, scure sotto e luminose sopra. Ma la cosa più intrigante è che la linea taglia le nuvole di sopra di essa come fosse una forbice oppure come un “taglia e copia” di Photoshop. Di sicuro è successo qualcosa di straordinario, un vero taglio spazio temporale in quella zona della città. Poi l’inquietante domanda: perché sotto la linea non si distingue assolutamente niente come fosse un Buco nero. Ho rimarcato poi qualcosa d’anomalo, il Sole dietro le nuvole sembrava che danzasse cambiando posto frequentemente spostandosi in vari punti, a volte retrocedendo. In ogni caso dietro le nuvole c’erano troppe sorgenti di luce in movimento.
INTERPRETAZIONI
APPARIZIONE DI NUOVE LEGGI DELLA NATURA?
Quella zona di Roma dove è apparso l’inaspettato evento, la tengo sotto controllo da più di 14 anni scattando migliaia di fotografie e centinaia di filmati per monitorare l’inquinamento atmosferico e le scie chimiche. E’ d’obbligo fare due osservazioni preliminari all’evento: nella zona si è formato da molti anni un centro di condensamento e coagulazione atmosferica e sono frequenti apparizioni di luci misteriose nel cielo specialmente di notte. Ma l’ultimo evento creato dalla linea geometrica celeste supera tutto e fa eco a bizzarri lavori di qualche strana entità. Non è la prima volta che m’imbatto in tali lavori. Qualunque cosa sia in quella parte di Roma per alcune ore si é creata una faglia atmosferica geometrica come non si é mai vista su questo pianeta e non escluso che nuove leggi specialmente di natura climatica stanno nascendo e sono già in piena azione.
Sappiamo che l’atmosfera è dinamica ed in funzione del grado d’inquinamento cambia la sua composizione chimica in funzione a cui genera nuove forme di manifestazione. L’atmosfera è il polmone della Terra, la sua vitalità e non a caso la radice Atmo di Atmosfera allude sia all’Atomo in quanto atmosfera terrestre e sferica ma anche all’Anima poiché in sanscrito Atma vuol dire Anima. (vedi il vademecum climatico V.D.). I cambiamenti innescati dall’atmosfera sono veloci da dove la parola attimo. Sul lato metafisico l’ATMosfera è in stretta relazione con il TEMpo e perciò TEMPSTA vuol dire TEMPO che STA (tempo-sta) ossia il tempo si ferma. Ed è strano perché fisicamente la tempesta è una turbolenza massima che, però ferma il tempo. L’esempio del fermo dell’orologio della chiesa nel film Ritorno in futuro di Zemekis non è una finzione come tanti fermi d’orologi in altre tempeste.
Con lo straordinario evento della linea spartiacque celeste di Roma siamo nella prima intromissione della geometria negli processi climatici terrestri. Un unico altro esempio c’è soltanto nell’atmosfera del polo nord del pianeta Saturno dove un enorme ciclone in rotazione a forma esagonale mantiene inesplicabilmente immutata la sua forma geometrica da più di 30 anni. Più piccolo in comparazione l’evento di Roma rimane pur gigantesco per la nostra atmosfera. Un’energia geometrizzante misteriosa teneva l’atmosfera, i nuvoli, l’aria sotto controllo ed é di competenza dei ricercatori di trovare l’esplicazione di quell’energia e del suo operato.
In fine, una cosa del condominio di Roma. Lo strepitoso fenomeno è successo a Roma con una popolazione di quasi 4 milioni d’abitanti più altri milioni nelle vicinanze e nessuno si è accorto di nulla. Come mai?
Domande e Risposte:
Fermiamoci all’ultima osservazione. L’unico che scopre i così evidenti segni nei cieli, appena descritti, scoprì anche altri segni straordinari sempre nei cieli provando che le stelle di alcune costellazioni sulla volta celeste, hanno una disposizione pur geometrica (sic) ma i lettori non se ne accorgono malgrado la semplicità.
La presenza di luci dietro la coltre di nuvole e il passaggio finale di un’astronave rettangolare con luci imitando le stelle sopra la zona delle operazioni allarga il discorso a qualche genere d’ingegneria atmosfericogeodesica di cui siamo completamente ignari. Qualcosa di simile ho incontrato nel lontano 1982.
Il caso della “spaccatura geometrica” sui cieli di Roma è estremamente interessante e deve essere approfondito. Perciò metto alla disposizione dei giornalisti e de ricercatori le fotografie e i filmati dell’insolito evento. E’ doveroso dare più attenzione a tali fenomeni in un contesto climatico così turbolento ed in vicinanza ad espliciti ammonimenti e occorrenze come quella dei Maya riguardante il 2012.
01.01.2011
Vasile Droj
Ricercatore transdisciplinare del Centro Universologico di Roma
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