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GIAN ROBERTO CASALEGGIO

VITA MORTE E MIRACOLI, LA LEGGENDA

QUANDO E COME NACQUE LA VISIONE DEL FONDATORE M5S

L'APPUNTAMENTO A ROMA NELLA SCUOLA FILOSOFICA DI UNIVERSOLOGIA

AUTORE VASILE DROJ UNIVERSOLOGO
Questo articolo come tutti gli altri del sito Universology.com è assolutamente originale.

 

   Che la vita e l’impresa di Gian Roberto Casaleggio co fondatore del Movimento 5 Stelle italiano sfiori il miracolo è evidente, alludendo al racconto di Plutarco in “Vite parallele“ dal quale anche Napoleone comparava e Documentomodellava la sua vita in comparazione a quella di Alessandro Magno e Giulio Cesare. La morte, la vita e i miracoli di Casaleggio nascondono un mistero, e per capirlo c’è da tornare indietro nel tempo come nelle “vite parallele”. Quasi un quarto di secolo fa agli inizi degli anni 90’ un irrequieto giovane Casaleggio vagando per le strade di Roma, s’imbattè in una “scuola filosofica di pensiero universale” fondata e condotta da un originale pensatore e filosofo Vasile Droj.

   Ancor prima i due s’incontrarono all’Accademia d’Egitto di Roma dove il pensatore teneva un ciclo di “conferenze universologiche”. L’enuncio della conferenza del filosofo apparve sui giornali “la Repubblica”, “il Messaggero” e “il Tempo”. Il giovane Casaleggio si presentò in Via Giuseppe Pianese 21 dei Colli Portuensi, luogo della conferenza, e rimase subito affascinato dalla nuova visione universale detta “Universologia” scoperta e formulata da V.D. L’Universologia era anche il nome dell’Associazione Cultural Spirituale fondata dallo stesso autore nel 1991. Subito Casaleggio sposò le idee dell’universologo e fu d’accordo di formare un movimento sulla base della rispettiva dottrina universologica e non un partito poiché partito vuol dire soltanto una parte in rapporto all’Intero Universale.

   Idealista anche lui, Gianroberto voleva creare un mondo nuovo, accettando di collaborare dicendo di essere forte in informatica. Ma i floppy disk di allora e l’inesistenza di Internet non permisero di fare molto e le strade dei due si divisero. L’avvento successivo di Internet permise poi a Casaleggio di ripescare ed attuare la visione avvenuta nel felice incontro nella sede dell’Associazione Universologica.

   In quanto alle “vite parallele”, l’autore è tuttora nel 2016 vivo e vegeto che mai. Tramite l’autore troverete l’origine e la chiave del mistero scoprendo quello che è tuttora incompleto e da compiere nel Movimento 5 Stelle e specialmente dove porta il Destino questo movimento. Il magnifico progetto di Gianroberto Casaleggio iniziato nella Scuola Filosofica di Roma e rimasto incompleto come una banconota rotta in due, la cui ricomposizione si realizza soltanto abbinando l’altra metà originale mancante e nessun’altra. La completezza del progetto non può essere capita senza l’altro attore di quell’appuntamento di venticinque anni fa. La storia iniziata con Casaleggio si ripete poi attorno agli anni 2005 con Beppe Grillo quando il creatore della scuola filosofica fu presente alla fondazione dei circoli di Grillo, occasione con quale espose la sua visione. La riunione ebbe luogo in un ristorante Documentodietro il Colosseo a Roma. A quel tempo il tema dei circoli Grillini era esclusivamente ambientalista; energie rinnovabili, free energy etc. L’allargata visione che V.D. presentò assieme alla proposta di trasformare i circoli Grillini in movimento cultural spirituale, cioè quella convenuta agli inizi degli anni 90’ con Casaleggio, spinse Grillo verso lo stesso Casaleggio e così nacque il Movimento diventato poi politico, ed ecco la leggenda.

   Quello che il fondatore della Scuola Filosofica di Roma espose a Casaleggio lo presentò prima e dopo a diverse entità istituzionali come presidenti della Repubblica, cominciando con Oscar Luigi Scalfaro e successivi, molti primi ministri e istituzioni: Beni Culturali, la Televisione, il Comune di Roma. etc. ma fu soltanto Casaleggio a capirlo e compierlo. Anzi, fu anche il Papa Giovanni Paolo II a realizzarlo e guarda caso proprio negli stessi anni dell’appuntamento con Casaleggio. Dalle dieci proposte che V.D. presentò al pontefice, il Papa realizzò nove e ora dorme in dolce santità.

   Tornando al presente 2016, per onorare il genio Gianroberto Casaleggio, dobbiamo riflettere su quello che è stato dato in noleggio a Casa-leggio che ha fato una buona “casa”. Si tratta di un “software cognitivo” rivoluzionario, una straordinaria conoscenza universale chiamata appunto Universologia, un vero vademecum valido anche per altri partiti, una scienza concreta di condurre lo stato in tutti i suoi aspetti: individuali, sociali, culturali religiosi, politici di scienza, conoscenza, economia, etc. Nel contenuto universologico ci sono tutti gli ingredienti per innescare una “fase Casaleggio II” per un “M6S”.e a livello generale, elementi per iniziare una vera “rifondazione dello Stato”.

   L'ALTRA STORIA - LA VIA UNIVERSALE

   Fin qui è stata illustrata la storia che racconta le origini filosofiche del pensiero Casaleggio e come nacque l’idea di fondare un’impresa che poi diventò “Casaleggio Associati” nonché l’attuazione del Movimento 5Stelle. Il filosofo Vasile Droj iniziò già nel 1990, la costituzione in Romania di una fondazione intitolata Universologia e una casa editrice “Sintesis”. Nel 1991 fondò in Italia l’Associazione Cultural Spirituale Universologia. Fu a quel tempo che l’universologo propose a Casaleggio di costituire un’impresa S.r.l. come quella che poi diventerà la “Casaleggio Associati”. La principale difficoltà però a quel tempo quando persino i fax personali non esistevano come neanche Internet, era la comunicazione. DocumentoAll’epoca V.D. immaginava una telefonia onnipresente con quale avrebbe potuto comunicare con tutti e in tutte le circostanze proprio come i cellulari di oggi. Appena cinque o sei anni dopo fu inventato il teledrin che era collegato al telefono fisso e la segreteria di casa. Per diffondere le sue idee egli immaginò un sistema anche su schermo con quale comunicare simultaneamente con tutti, nient’altro che la Rete Internet che pochi anni dopo diventò pubblica.

   Vasile Droj percorse però una via diversa da Casaleggio, dando attenzione allo studio e alla riflessione nonché alla sperimentazione e alla creazione di nuovi concetti e visioni sulla natura , cultura, vita sociale, scienza, politica, religione etc. Questo approccio era vitale poiché senza contenuti adatti qualunque comunicazione è inefficiente. Occorreva perciò creare una Nuova Filosofia e Visione del mondo, nuovi Metodi investigativi nuovi Criteri e nuova Scala di valori, specialmente nuovi contenuti. Fu così che nacque l’Universologia che é la sintesi della vecchia e della Nuova Conoscenza. Occorreva rifondare persino la terminologia in uso raccordandola ai sensi originari inalterati delle etimologie primigenie che derivavano dal “codice linguistico ancestral universale” scoperto dallo stesso autore. Molto suggestiva in questo senso è la terminologia politica che ben utilizzata ridefinisce tutta la Politica.

   Proprio ai tempi dell’appuntamento con Casaleggio, Vasile Droj iniziò il suo libro “Utopia Concreta – Lo Stato Ramano delle Origini” che analizzava e proponeva nuove forme per condurre lo Stato moderno secondo alcuni principi universali sperimentati in alcuni stati dell’antichità come l’Egitto. L’autore dimostra l’esistenza di una concezione perfetta, appunto l’Utopia che in decodifica: topos-tipo-tappa esprime la topologia, la tipologia e le tappe del percorso ossia gli eterni interrogativi e imperativi: dove-come-quando. Proprio questa mancanza di coerenza impedisce all’Italia e Documentoall’Europa di attuare il suo progetto iniziale. Occorre perciò un nuovo Progetto Europeo che coaguli le sue iniziative cominciando dal simbolo delle dodici stelle, che cominci ad avere un Centro. Il Centro permette di concentrare le idee e le azioni. Quel Cerchio di Stelle deve avere un Centro a più presto possibile!!!!! Non c’è tempo da perdere.

   Ora che il Movimento 5 Stelle è orfano del suo ideologo fondatore farebbe bene a rispolverare l’ultimo quarto di secolo riscoprendo l’origine della leggenda per trovare l’altra metà della banconota e ricomporre il puzzle. La “via universologica” è la strada maestra che fa il salto di qualità dall’informazione effimera e traballante alla Conoscenza perenne e intramontabile ossia la Conoscenza Universale, l’unica sostanza dalla quale plasmare il futuro.

   Nell’Utopia Concreta riferente al modello universale dello stato ramanico delle origini l’autore ripropone l’esperimento “capitolino” della centralizzazione o capitalizzazione della cosa più capitale che ci sia ossia il capitale delle idee, aprendo un nuovo capitolo nella teoria e nella prassi politico amministrativa. Nelle prossime elezioni amministrative per il Sindaco di Roma si potrebbe proporre la riattivazione della funzione dei “capitolini universologi” consiglieri nella traduzione dei massimi sistemi cognitivi in realtà. Come affermato dall’autore la crisi attuale europea non è di natura economica ma antropologica. Caput mundi è in primis il capitale intellettuale, l’’oro grigio” che giace in un solo luogo, il Caput, il capo (cervello) delle persone.

   P.S. Una storia simile a quella riportata qui successe anche con il partito umanista nel 1990 in seguito ad una visita a Parigi dell’autore assieme ad alcuni rappresentanti che poi fondarono il partito, però la mancata Documentocollaborazione ideativa affievolì il rispettivo movimento fino alla sua scomparsa. I radicali all’epoca erano più aperti al nuovo ma la testardaggine di Marco Panella di operare soltanto nel perimetro ristretto delle proprie idee non permise altro inchiodando il partito a un eterno 2% di preferenze. Alla proposta dell’autore di forgiarsi di una conoscenza universale e un linguaggio, una “lingua filosofico cibernetica” capace di riformulare la Politica, i radicali si aggrapparono attorno alla lingua esperanto, puro artefatto linguistico inutile.

   In tutto questo travaglio nel mondo delle idee fu soltanto Gianroberto Casaleggio a intuire il senso vero delle cose e non si fermò alla costituzione partitica che esprime la parte, ma promosse il Movimento che muove l’Unità Intera. Quel attributo “cinque stelle” allude alla Qualità, Cultura, Élite, Culto del Valore. Ecco perché Casaleggio cercava all’inizio trovare i valori nell’’Italia dei Valori” di Di Pietro. E quei valori li avrebbe trovati tutti e al massimo livello se avesse ricordato il “primo amore” trovando l’altra parte della banconota. Il sistema valorico delle stelle non si ferma a cinque ma continua con sei stelle in poi.

   L'UNIVERSALIZZAZIONE SOLUZIONE DELLA GLOBALIZZAZIONE

Gianroberto Casaleggio   Ora con la Globalizzazione mal capita e mal realizzata, i problemi del mondo si sono moltiplicati e la politica non è capace di dare soluzioni sodisfacenti. Molto prima che la Globalizzazione iniziasse, l’universologo Vasile Droj avvertì le difficoltà affermando che la soluzione era una sola - l’UNIVERSALIZZAZIONE. Nella scienza e nella tecnologia come nelle catene di produzione prevale l’ordine ossia la standardizzazione STANDARD = STARE in ORDINE. Non la stessa cosa succede nella mente umana (vedi politica) dove ognuno fa quello le pare senza un ordine mentale che derivi dall’Universalità Occorre perciò uno standard universale che sarebbe proprio l’UNIVERSALE stesso inteso non come semplice attributo ma come scienza concreta che poi é l’UNIVERSALOGIA. (nuovi criteri, nuova impostazione, nuova visione, nuova scala di valori e nuovi contenuti).

Gianroberto Casaleggio   Parlando della tanta chiacchierata Nuova Ordine Mondiale ci s’imbatte nell’attributo “Nuovo” che non elucida nulla, perciò occorrono nuovi contenuti che soltanto l’Universalogia assieme all’Universologia e alla Spiritologia possono darle. Se si vuole un Nuovo Ordine Mondiale, esso non può essere che un “Nuovo Ordine Universale” (N.O.U.) basato sullo Standard Universale. Interessante il fatto che “nou” in romeno vuol dire nuovo e nello stesso tempo esprime la parte più nuova del cervello (cortex) dove risiede il “nous” gr. Intelletto, con tutta la sua “noosfera”.

   Nel lungo percorso della storia agli uomini interessava soltanto gestire il potere e non la Verità La politica è il luogo prediletto del potere, dove lo scopo è quello di polarizzare o dividere le unità per meglio subordinarle “divide et impera”. Soltanto quando l’Uomo saprà “gestire la Verità” soltanto allora prenderà la giusta strada risolvendo tutti i suoi problemi.

 

13.04.2016

 

Autore:
Vasile Droj

Fondatore Centro Universologico di Roma

www.universology.com email vasidro@tiscali.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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