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LA SONDA ROSETTA CERCA
LA CIVILTÀ COMETARIA?

IL RICERCATORE FU IL PRIMO A SCOPRIRE CHE ALCUNE COMETE ERANO ARTIFICIALI

LA CIVILTÀ COMETARIA ED I COSTRUTTORI DI STELLE

AUTORE VASILE DROJ UNIVERSOLOGO

Sonda Rosetta   Nel novembre del 2014 per la prima volta una sonda si posò su una cometa distante 500 milioni km. dalla Terra. Il suo nome é Rosetta, in memoria alla località dove fu trovata la stele egizia che permise a Champollion di decifrare i geroglifici. Curioso il fatto che i nomi della missione spaziale, la navicella, il lander di atterraggio e altri nomi sono tutti di origine egizia. Sarebbe per caso oppure l’eco di un’idea ripescata dagli articoli del ricercatore Vasile Droj pubblicati trenta anni prima? L’autore scoprìallora che il vecchio nome dell’Egitto, Kemet, altro non era che il nome “cometa”. La stessa piramide di Cheope con la sua punta dall'angolo di 76° ricordava i 76 anni del periodo di rivoluzione della cometa Halley. Persino la punta mancante della piramide alludeva al Ben Ben, la pietra caduta da cielo come meteorite. Onomatopeicamente Ben  Ben suggerisce il suono “Bum-Bum” della caduta.

Sonda Rosetta   Ora ci si chiede perché tanto interesse per le comete? E’ interessante costatare che proprio nel mese di novembre 1984, trenta anni fa, Vasile Droj, all’epoca a Bucarest, dedusse da una foto della cometa Halley apparsa sulla rivista “Lumea”, che la rispettiva cometa era un corpo artificiale. La pubblicazione dell’idea riguardante l'artificialità della cometa su varie riviste e giornali come “Contemporanul” e “Scinteia”, scatenò poi la caccia alla tecnologia aliena nascosta nel suo ventre.  L’autore affermava testualmente che la cometa era un corpo artificiale, un genere di nave spaziale alla deriva nel caos dello spazio naufragata in un incidente, esaurita sul percorso del tempo o semplicemente abbandonata.

   Già a quell’epoca furono inviate precipitosamente due sonde spaziali che rivelarono cose impressionanti sulla cometa Halley, però i dati furono occultati; tra questi uno che si riferiva a uno spazio estremamente cristallino attorno al nucleo nonostante la nube di polveri, e a un raggio laser partito dalla cometa che accecò una delle sonde. Poi l’idea fu pubblicata anche su varie riviste italiane e in alcune trasmissioni tv e conferenze, persino in un libro dell’autore intitolato “Guerre Solari”, Edizioni Universologia, 2006.

   L'ERA DELLE COMETE

   Nell’ultimo secolo ma specialmente dagli anni ’80 in poi il numero degli oggetti cosmici, meteore, asteroidi e comete che intersecano le orbite planetarie del sistema solare è incrementato considerevolmente. Sembra che l’accelerazione sia iniziata attorno agli anni 1886, quando cominciò l’epoca degli esperimenti tecnici scientifici sull’elettromagnetismo. Poi seguirono altre rivoluzioni, prima quella atomica, poi quella elettronica, nella quale siamo ancora oggi. Di sicuro la prossima rivoluzione sarà quella dell’uso delle sotto particele, attraverso cui l’uomo potrà fare qualunque cosa ricomponendo i costituenti atomici a piacimento. Oggi l’Umanità si trova al bivio tra meccanicismo, atomismo ed elettromagnetismo e la nuova portata, quella subatomica delle sottoparticelle. Se l’Umanità insisterà troppo nell’elettromagnetismo, sarà disgregata dall’elettromagnetismo “mercuriale” che destabilizza le strutture atomiche, in primis le aggregazioni periferiche sottili e instabili. In altre parole l’infinità di onde elettromagnetiche di ogni genere e su tutte le lunghezze di onda possibili, assieme alla velocità “luminica” degli elettroni di tutti gli apparecchi inclusa la rete Internet metterà in fibrillazione l’ambiente esterno e interno e persino il codice genetico stesso sarà modificato. Siccome le onde in generale, specialmente le microonde, fanno riscaldare, all’innalzamento termico alla lunga sulla Terra resisteranno solo le termiti. Una cosa simile sarebbe successa sul pianeta Marte e la vita scomparve probabilmente milioni di anni fa.

Sonda Rosetta   Ora la Terra si trova in condizioni simili. Sembra che almeno una civiltà extraterrestre estremamente avanzata voglia darci una mano avviando il “Progetto Cometa” inviandoci istruzioni, conoscenze e tecnologie per superare l’impasse nella quale ci siamo cacciati. Sarebbe proprio la tecnologia subatomica, l’unica possibilità attraverso quale purificare i residui terrestri accumulati in migliaia di anni permettendo di cambiare l’attuale tecnologia terrestre. I “pacchi salvagente” regalati sarebbero delle navicelle, piattaforme antichissime completamente coperte di polvere e ghiaccio ma per noi così avanzate da catapultarci in un mondo nuovo. L’intenzione di usare questa tecnologia per scopi bellicosi ci farebbe chiudere le porte del cielo.

   LA CIVILTÀ COMETARIA

   Ora c’è da chiedersi dove si troverebbe questa ipotetica civiltà extraterrestre. Dovete prima sapere che ogni forma di supporto su cui la vita si appoggia diventa un ambiente esistenziale. La Vita o ancor meglio le “forme di esistenza” si sviluppano non soltanto sulla superficie dei pianeti ma anche al loro interno o altrove. Di conseguenza esistono diversi tipi di civiltà:

- Civiltà planetarie di superficie, come la nostra
- Civiltà planetarie interne, tipo Terra Cava, o Agartha
- Civiltà satellitare di superficie
- Civiltà satellitare interne, tipo Luna Cava
- Civiltà cometarie singolari
- Civiltà cometarie organizzate, Nube di Oort
- Civiltà stellari, situate all’interno delle stelle.

Sonda Rosetta   Per ora c’interessano le civiltà cometarie, specialmente quelle singole di cui molte già estinte, il cui corpo materiale delle loro costruzioni gira nel vuoto cosmico coperto di residui vari anche biologici. Furono loro a portare la Vita nell’Universo ma anche la conoscenza e vari esperimenti su diversi pianeti. Ora pescare un simile relitto ultratecnologico sarebbe di comodo e la risposta alle nostre arretratezze. Quando il girovagare nomade di una cometa si è incanalato in una specifica traiettoria ripetitiva, fissa detta orbita, con afelio e perielio, allora essa è già abbandonata o morta girando per l’eternità nello spazio.

   Molto più interessanti in cambio sono le comunità cometarie che riuniscono insieme miliardi di comete anzi miliardi di piattaforme contenenti esseri viventi. Di regola stanno all’infuori del carosello planetario, attorno ai sistemi solari come nel nostro caso la grande Nube cometaria di Oort. La Nuvola è sferica con leggera tendenza a forma di ciambella e contiene miliardi di miliardi di comete attive o piattaforme ultra tecnologiche. E’ la civiltà cometaria globale del nostro sistema solare che deposita tutta la Conoscenza del “Logos Solare”. Le anime al momento della morte sono assorbite verso questa zona prima di uscirne dal sistema solare e andare verso altre destinazioni secondo i meriti e affini legami, come per esempio la Costellazione di Orione.  Riguardante l’idea e informazioni sulle comete come corpi artificiali e la civiltà cometaria della Nube di Oort troverete nel libro dell’universologo Vasile Droj “Guerre Solari - L’Impero e la Fondazione degli Universologi”.

   L'ANNO DELLA SCOPERTA

   È vero che molte comete sono naturali ma un numero ancor maggiore sarebbero artificiali di cui alcune dormienti, altre in programmazione artificiale o in missione di perlustrazione nel sistema solare. All’inizio degli anni ’80 l’universologo Vasile Droj studiando i valori numerici celati negli antichi monumenti megaliti, santuari, piramidi s’imbatté fortunatamente in due sequenze numeriche misteriose che uscivano di frequente nei suoi calcoli, esse erano 25118864... e 25119862... La prima combinazione é una costante universale derivante dall’Unità 1 poiché al quinto elevamento alla potenza dà l’Unità “1” seguita da infiniti zeri 100000000000000000...

       2511886431522 =  630957344485.. 3)158489319247.. 4)398107170557..  5)10000000000000..
      6)251188643152 = 7)630957344485.. 8)158489319247.. 9)398107170557.. 10)10000000000000..
       -----> Idem, verso Infinito

   E’ impressionante vedere come alla quinta potenza l’indefinita configurazione di cifre si “azzera” perfettamente nello “Zero” scaricando i decimali nell’Unità “1”. Poi tutto ricomincia da capo con gli stessi immutati decimali, sempre nello stesso ordine all’infinito. In altre parole come se alla quinta potenza ci fosse un “contatore” che fa “tabula rasa” di decimali a ogni completamento di rivoluzione operativa. In qualche modo come la rivoluzione delle orbite cometarie con il loro afelio e perielio. Se questa prima configurazione numerica esprime una funzione matematica universale, allora c’è da chiedersi che nasconde la seconda configurazione 251198620607..

         2511986206072 = 631007469948.. 3)158508206043.. 4)398170427128.. 5)100019862061..
         6)25124851383..  7)631132801036.. 8)15853968904.. 9)398249511984.. 10)100039728067..

Sonda Rosetta   Alla quinta potenza questa configurazione numerica già alterata, dà la stessa configurazione iniziale che segue dopo le prime tre cifre 2,5,1 ossia 198620607..Come mai? E’ ovvio che siamo davanti a un altro azzeramento ma questa volta diverso dallo zero puro. Se nella parte iniziale cambiasse appena un solo decimale allora il risultato finale cambierebbe molto. Dopo l’iniziale “251..” soltanto il raggiungimento del restante ..198620607.. fa sì che la nuova configurazione si ripeta inalterata alla quinta potenza, quella dell’azzeramento. Mistero dei misteri. Che potrebbe rappresentare questa configurazione numerica? E tenetevi bene perché essa non è altro che il perielio della cometa Halley avvenuta nel 1986 nel mese di febbraio giorno 09. Perciò 1986 indica l’anno, la cifra seguente 2 il mese, mentre il restante 06 indica il giorno del mese.

   L’errore finale è piccolissimo, di appena tre giorni, e potrebbe essere appositamente inserito per farci calcolare i restanti decimali di questa configurazione universale. Anche la seconda configurazione numerica 2511986206 è una costante come la precedente 251188643152.. almeno nella prima parte. Ora la domanda, come mai le relazioni matematico numeriche e quelle Sonda Rosettadell’evento reale della cometa Halley con il suo perielio avvenuto nel 1986 combaciano in maniera così precisa? Qualcuno ha voluto attirare la nostra attenzione su questa apparizione della cometa Halley. Già nei tempi antichi furono eretti dei santuari megalitici di orientamento astronomico e l’interesse di tutti i popoli per il cielo era sproporzionato. I calcoli degli eventi celesti si facevano con centinaia addirittura migliaia di anni di anticipo per dare soluzioni sul percorso. Per esempio tra il santuario megalitico di Stonehenge (29,56 m. diametro) e quello di Sarmisegetuza-Regia (Romania) (29,40 m.) persiste una simile relazione che attira l’attenzione verso la stessa data del fine Millennio.

    29,56 / 29,40 = 100554217687. .-> 34,1987134989..

   L’anno 1987 è suggestivo, che poi nei calcoli più accurati diventa 1986, l’Anno della Cometa. Il valore iniziale “34” rappresenta il Cerchio di 34 colonne del Santuario Sarmisegetuza, che allude all’orbita della Terra intersecata dalla cometa. Non meno suggestivo è il valore1005542…che ricorda il 100019862061… I calcoli sono molto sottili e Sonda Rosettasuggestivi poiché nel valore 10001986 2061 abbiamo due date comprese, quella del 1986 cioè l’ultimo perielio, e la data del 2061 ossia il perielio della nuova venuta della cometa Halley che si avverrà nell’anno 2061. Calcoli impressionanti ancor più accurati porteranno a un possibile perielio anticipato di alcuni anni verso il 2057 – 58. L’apparizione anticipata della cometa sarà causata dal fatto che a quella data l’Umanità sarà sprofondata in un collasso climatico e confusionale totale se non scoprirà in tempo utile alcuni segreti che l’Antichità remota conosceva tra cui quello delle piramidi, il “sistema di quantificazione universale” o dell’Universo, e la lingua degli Dei ossia il “codice linguistico ancestral universale”.

   PROVE DI CIVILTÀ EXTRATERRESTRE
   I COSTRUTTORI STELLARI

   Sul percorso della storia umana varie civiltà extraterrestri hanno lasciato segni indelebili. L’origine artificiale delle tracce è evidente ma è la loro razionalità che ci sfugge. E' proprio su questo lato che l’universologo Vasile Droj apporta prove inconfutabili. Egli scopre inequivocabili strutture razionali su Marte, nella zona di Cydonia accanto alla Sfinge, che evocano l’immagine di un “Marziano” con evidenti tratti antropomorfici. Il disegno lascia intravedere antichi concetti cosmogonici della remota mitologia umana terrestre. Altre prove provengono dalla costellazione di Orione nella quale l’autore scopre impressionanti Sonda Rosettadisposizioni stellari perfettamente geometrizzate totalmente inspiegabili se non come risultato di un’operazione cosciente di qualche grande civiltà extraterrestre.

   Nel profondo dello spazio cosmico l’autore identifica in una foto scattata dal telescopio spaziale Hubble un’intera flottiglia di oggetti volanti a centinaia di anni luce distanti dalla Terra. E ancor più in profondità nel cuore della galassia l’universologo scopre qualcosa di anche più impressionante, che la mente umana neanche ha sognato e immaginato: una struttura artificiale di centinaia e migliaia di stelle disposte rigorosamente in forme geometriche e sintetiche riproducendo cupole di stelle, navicelle, autostrade, persino enormi figure antropomorfiche. Qualcosa di spaventoso che l’autore chiama Stellarium (vedi anche Stellarium 2).

   Chi e con quale forza è riuscito a mettere in fila migliaia di stelle e mantenerle in quella forma nonostante l’attrazione centripeta e vorticale della galassia? Si tratta di sicuro di una civiltà galattica tanto potente, capace non soltanto di spostare le stelle ma addirittura di crearle, come mattoni di costruzione. In questa visione persino la nostra stella, il Sole, sarebbe una struttura artificiale, una centrale atomica e il sistema planetario o almeno la Terra saldamente circoscritta in formule matematiche e rapporti inequivocabili di cui l’autore ha tutte le prove. Probabilmente la Genesi biblica della Creazione si riferisce a questo fatto e ai “Creatori di Stelle”.

Sonda Rosetta   Ora ritornando alla civiltà cometaria nomade situata nella fascia Kuiper e nella Nube di Oort, quanto piccole e insignificanti ci appaiono esse in relazione alle gigantesche strutture geometriche della costellazione di Orione e dello Stellarium galattico. E ancor quanto minuscolo ed effimero pare il granello di polvere che rappresenta il pianetaTerra. Guerre, miserie ed estinzione sono il nostro pane quotidiano. Solo la visione cosmica universale ci può salvare. Nel 1949 prima dell’uscita dell’uomo nello spazio, il cosmologo Fred Hoyle affermava: “Una volta che una fotografia della Terra presa dallo spazio sarà disponibile, si diffonderà una nuova idea, potente come nessuna altra nella storia”. Ebbene, questa idea è l'Universologia, la scienza universale o dell’Universo. Ora che abbiamo anche la fotografia della “casa dei costruttori di stelle” che aspettiamo!?L’Estinzione?

 

02.12.2014

 

Autore:
Vasile Droj

Ricercatore transdisciplinare
Centro Universologico di Roma

www.universology.com email vasidro@tiscali.it

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