Tra i più affascinanti fenomeni di sempre quello degli UFO è sicuramente il più enigmatico. Tanto enigmatico che il reame da dove vengono gli UFO, Magonia, non sarebbe altro che l’anagramma codificato della parola Enigma. Grazie a un “codice linguistico ancestral universale” proveniente dalla lingua degli Dei, scoperto da Vasile Droj, osserviamo che la procedura feed-back semantica o oroborica (del serpente che morde la coda ossia leggere al contrario le parole), lascia intravedere l‘enigmatica analogia. Magonia letto al contrario diventa Ainogam ossia Enigma. Più enigmatico di così?
Gli avvistamenti UFO veri o presunti che sia sono stati sempre segnalati nell’atmosfera o nello spazio extraterrestre, sulla Luna, attorno al pianeta Marte o vicino al Sole. Mai ma mai si è avvistato all’infuori del sistema solare per non parlare dello spazio interstellare addirittura nelle profondità della Galassia.
Ed ecco che di recente (era l’anno 1996) il ricercatore Vasile Droj del Centro Universologico di Roma, scopre per la prima volta nella storia ufologica un UFO tra le stelle, nella profondità siderale. La scoperta è sensazionale non soltanto perché non ha precedenti ma per il fato che prova un’inaspettata panspermia ufologica nella nostra Galassia. L’immagine che ritrae l’enigmatico oggetto immerso nel panorama stellare fu pressa dai telescopi terrestri in attività di rutina giornaliera o per abbellire i cataloghi di famiglia ma nessuno si accorse che tra le stelle troneggiava un enorme oggetto artificiale a forma di capanna.
Ecco la ricostruzione del caso: un telescopio potente fotografa una porzione del cielo a migliaia e migliaia anni luce. La fotografia contenente miglia di stele fa poi il giro del mondo finendo sui giornali, riviste di specialità o su quei comuni. Milioni di persone guardano e non vedono niente d’interessante, finche un giorno un universologo del Centro Universologico vede un’anomalia. Tra le stelle del firmamento celeste brilla uno splendido UFO.
A prima vista tutte le stelle paiono normali non svegliando nessun dubbio come da migliaia d’anni ci hanno abituato, ma zumando su una di loro quella più oscura e irregolare ci vengono i brividi. Avanti ai nostri occhi appare in tutto il suo splendore un UFO in carne ed ossa. E’ ben visibile la sua materialità riguardo alle stelle luminose di sua vicinanza. Le stelle hanno un alone luminoso mentre l’UFO ha un contorno netto metallico, provando la sua materialità. Di più è sette o otto volte più grande delle stelle che lo circondano.
LA DISTANZA DELL'OGGETTO
La densità e l’accuratezza delle stelle fotografate fa pensare che il telescopio si è focalizzato a centinaia se non migliaia di anni luce distante dalla Terra. La presenza di un’immensa nube di polvere al lato sinistro dell’oggetto rinforza questa idea. La domanda ora è, che fa un UFO nel profondo dello spazio cosmico. Il fato è insolito, e d'altronde questa è la prima scoperta di sempre di un Ufo all’infuori del nostro sistema solare.
TIPOLOGIA DELL'UFO
La forma dell’oggetto cosmico non identificato è di tipo "campana" La forma di campana è tanto perfetta che non lascia dubbi. Ricorda molto quelle campane presenti sull’antico tempio buddista di Borobodur in Indonesia. Tanto perfetta è la somiglianza, che è visibile persino la piccola palina sopra la campana. I campanelli del tempio buddista contenevano corpi scoltati di Buddha perché la tradizione assegnava alla forma di campana la capacità di preservare i corpi per l’eternità come le piramidi.
La distanza del presunto UFO valutata a molte migliaia di anni spazio-temporali corrisponderebbe proprio ai tempi antichi quando nei testi indiani si parlava dei cosi dette vimana ossia navi di propulsione a forma di campana. Così quello che vediamo oggi è l’immagine di un oggetto che esisteva migliaia di anni fa. D’altronde si sa che le più remote forme di navicelle spaziale aliene sono quelle a forma di campanello.
LA CASA DEGLI DEI
Sulla stessa fotografia che immortala quest’UFO, sono visibili anche altri Ufo che lo seguono formando una”squadriglia” disposta in fila indiana. Essendo più lontani non e ben visibile la loro forma a capanna ma il fatto che sono scuri e disposti in una perfetta linea potrebbe conferire loro natura artificiale. La scoperta nella nostra galassia di enormi strutture stellari geometrizzate presuppone un’intelligenza superiore che ha ordinato le rispettive strutture artificiali come quelle di Orione e specialmente quelle dello Stellarium.
Trovare la direzione di marcia del presunto Ufo non sarebbe difficile poiché deriverebbe dal senso direzionale della fila che compone la squadriglia. Sembra venire verso di noi oppure allontanarsi verso quella strana combinazione di stelle sul lato destro della fotografia. Se vengono verso di noi non è da escludere che potrebbero attraversare il quadrato di cielo dove si trova il nostro sistema solare. Non è esclusa neanche la possibilità di avere presto una visita da parte di una civiltà cosmica che probabilmente e già stata sulla Terra.
Prima di tutto alcune osservazioni: Questa forma artificiale è la più lontana mai avvistata nello spazio. L’enorme distanza di migliaia di anni luce conferisce altrettante miglia di anni temporali portandoci indietro in tempo nell’epoca della civiltà egizia o quello dell’Indo o mesopotamica o della cultura italica Terramare. Nella cultura orientale l’archetipo di Buddha seduto è molto suggestivo la cui sagoma inscrive perfettamente quella di una campana. Secondo le tradizioni gli yogi diventati perfetti Buddha ottenevano dei poteri straordinari chiamati sidhis o perfezioni tra cui quello di levitare, volare, addirittura nello spazio cosmico. Nella fisiologia mistica buddhista si parla del “corpo di diamante” e non è escluso che a un punto, il corpo dell’iniziato si rafforzava di un’aura splendente, densa e luminosa a forma di campana.
Nello stesso Oriente il rispettivo archetipo campana è presente nella forma delle stupa, delle pagode, nelle cupole dei templi etc. La più straordinaria e concentrata trasfigurazione si trova nel tempio indonesiano di Borobudur, dove i corpi di perfetti Buddha sono involucrati in innumerevoli campane. D’altronde la campana è sinonimo di vibrazione del suono e guarda caso le vimana a forma di campana emanavano suoni melodiosi. (vedi Vmnnnn……. nella vimana di cultura Terramare).
L'ASSE DEL CIELO
La composizione delle stelle nella vicinanza dell’UFO cosmico è molto bizzarra lasciando intravedere combinazioni stellari sorprendenti. Già in precedenza è stata esposta la concentrazione geometrica di stelle dalla quale sembrava venire l’Ufo e la sua squadriglia. Proprio in quella zona si osserva un’anomalia anzi una strana geometrizzazione lineare. Ben 11 stelle sono perfettamente allineate su una grande porzione del cielo. Non solo ma accanto, in parallelo, si trovano altre stelle in linea assecondate a loro volta di altre stelle che generano la terza linea. Una vera autostrada interstellare. E guarda caso l’UFO e la squadriglia seguono proprio questa direzione trovandosi quasi quasi sull”Asse del cielo” in questo caso “Triasse” parallele.
Da molti anni Vasile Droj sospetta l’esistenza di vere autostrade interstellari che seguono le proiezioni geometriche delle stelle. Esisterebbe una ”energia navigabile” che fluisce preponderentemente tra le stelle disposte geometricamente, simile alla corrente elettrica che passa benissimo per i retti cristallini, ma inciampa completamente nelle sostanze amorfe come la plastica. Civiltà galattiche estremamente evolute hanno conosciuto questo modo di navigazione interstellare arrivando anche da noi. Dalle nostre parti celesti esiste una simile autostrada conosciuta come l’’Asse Orionica” che parte da Sirio attraversa la cintura della costellazione di Orione, sfiora la stella Aldebaran per arrivare nella costellazione delle Pleiadi. Il nostro Sole gemellato con Sirio anche se è periferico può usare questa “metropolitana stellare”. E guarda caso la fermata del Sole si è riattivata poiché da due anni attorno al nostro astro si sono materializzati enormi oggetti grandi come i pianeti. E possibile che sia dallo stato plasmatico coronale sia dall’interno se no dal centro del Sole si comunichi direttamente con altri soli (stelle) in maniera quasi istantanea.
Gli antichi egizi conoscevano tutto questo venerando il caldo Sole come dio Ra ma per la trasmigrazione delle loro anime verso il centro della galassia preferivano seguire la via siderale, più fredda, dell’’Autostrada Orionica”. Il Ka del Corpo del faraone deceduto rimaneva sulla Terra nei cavi ma il Ba (l’Anima) sulla Barca Solare galleggiava tra le stelle tenendo in mano l’Ankh, la somma dell’Evoluzione Intellettuale Akh. La Barca BA –ARCA ossia l’Arco o l’Arca di Ba o dell’Anima personale si poteva imbarcare anche in una nave più grande “CORABIA” per distanze più lunghe. Il codice linguistico ancestral universale svella il segreto codificato: BARC <-> CRAB -> CORABIA (Nave). La trasmigrazione siderale delle Anime sarà esposta in un altro articolo.Roma 14.03.1999
Attuale 01.08.2013
Vasile Droj
Fondatore Centro Universologico di Roma
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