SI È RIPETUTO IL SUPER FENOMENO DEL 2010
CRONACA DAL MONDO SOTTILE
IL "SIMULACRO" DEI FORI IMPERIALI - MODELLO PLASMATICO
PER L'UNIONE EUROPEA
Riassunto: In occasione dei Festeggiamenti della firma dei Trattati di Roma del 1957, nella città eterna è accaduto uno strano fenomeno atmosferico che ha ripetuto in qualche misura quello impressionante del dicembre 2010, quando il cielo di Roma fu spaccato in due da una linea retta lunga chilometri. Nulla di simile fu osservato prima nella storia. Ora il fenomeno si è ripetuto il 25 marzo, proprio quando i 27 capi di stato europei erano riuniti nel Campidoglio di Roma per salvare l’Europa. L’evento trasuda un sapore profetico sul futuro dell’Europa e dell’Italia. Ecco come è successo.
RADIOGRAFIA DEL FENOMENO
Nei Fori Imperiali, a poche centinaia di metri dal Campidoglio, il pomeriggio del 25 Marzo 2017 sfilavano prima il corteo Pro Europa e poi quello Anti Europa. Quando le cose si calmarono e i cortei si dileguarono, mi fermai su una banchina all’inizio di via Cavour. L’ambiente tranquillo dopo la fine dei cortei e il panorama arcaico delle antiche vestigia imperiali romane m’inabissarono in uno stato di meditazione sul tempo che fa e disfà tutto. Pensai a come nascono, fiorisco e scompaiono gli imperi e le civiltà. Padrone della moviola del tempo, vedevo scorrere uno dopo l’altro tanti risvolti prodotti dalla storia e scomparsi uno dopo l’altro come bolle sull’acqua dopo una forte pioggia d’estate. Quei cortei appena visti, persino i capi di Stato riuniti con le loro delegazioni, mi sembravano altrettante fluttuazioni effimere nello scorrere eterno del tempo. Pensai sorridendo se mai avessero avuto la pazienza di leggere quelle sagge pagine che avevo inviato loro qualche giorno prima, e che contenevano le formule vincenti di come costruire un’Europa Universale (art. 87).
Fu proprio questo meraviglioso stato contemplativo che mi permise di osservare un fenomeno interessante che si prefigurava all’orizzonte, dove una fitta coltre di nuvole nere si estendeva in linea retta da una parte all’altra del cielo. Il tracciato era così distinto, netto e assolutamente retto da impressionare qualunque osservatore. Però nessuno se ne accorgeva. Per me fu un segnale d’allarme che qualcosa di grande stava succedendo nei piani sottili. Il fenomeno era la riedizione di un altro fenomeno, colossale, di una decina di anni fa quando sul cielo apparve una stratosferica linea retta che spartì le nuvole da una parte all’altra del cielo. Questo m’incuriosì e spinse ad aspettare l’evoluzione del fenomeno e di fotografarlo passo passo.
Trattandosi non di una giornata qualunque, poiché tutta l’Europa e il mondo guardavano Roma, ero convinto che l’evento dovesse trasmettere qualcosa sul futuro, perciò fui molto attento all’evoluzione delle nuvole. Le prime immagini mostrano la demarcazione molto netta e pulita del fronte di nuvole allineate in linea retta. Poi man mano con il passare dei minuti nella parte inferiore sotto la linea si condensano nubi leggere che escono sopra la linea di confine coprendola man mano e facendola occultare in diverse porzioni, poi nella sua interezza. Quando tutto il cielo fu coperto e la visibilità si fece scarsa, decisi di andarmene però mi ricordai che anche il fenomeno del 2010 fu oscurato ma poi riemerse la sua linea retta. A quel tempo la linea fu coperta da tante nuvole e venti forti, però la sua geometria rimase inalterata in tutta la sua bellezza per ben sette ore. Decisi perciò di aspettare e la mia pazienza fu ripagata. Dopo qualche mezz'ora, le nuvole disturbanti scomparvero e la linea retta riemerse in tutta la sua maestosità come ben visibile dal set d’immagini qui esposte.
LA COLOSSALE LINEA RETTA NEI CIELI DI ROMA
Nell’anno di grazia 2010 (dicembre) il cielo di Roma si spaccò in due, e una linea retta (11) di molti chilometri, come uno spartiacque, divise le nuvole in scure e meno scure. Quelle scure creavano un fronte nero come quello visto ai Fori Imperiali. Con tutte le correnti e venti forti di quella giornata, per ben sette ore la linea rimase immobile al suo posto. Mai una cosa simile fu vista prima nella storia conosciuta. Poi il fenomeno della misteriosa linea retta (28) si è ripetuto qualche anno dopo. Visivamente il fenomeno fu così vistoso poiché sembrava che il mare si avvicinasse a Roma, anzi arrivasse dietro gli immobili.
Ancor più sconcertante era il fatto che tutto si stesse svolgendo sopra le teste dei romani, ma nessuno se ne accorse all’infuori di due persone che mi confermarono il fenomeno. Anche ai Fori Imperiali nessuno sembrò accorgersi del fenomeno. Ora la cosa più interessante è che i due fenomeni si sono sviluppati nel cielo sulle stesse coordinate, così come anche altri minori. Sembra che a Roma esista una linea geodetica, tettonica nonché energetica che genera questa particolare “linea atmosferica”. Alcuni che hanno visto i filmati hanno dedotto che poteva trattarsi degli effetti del cosiddetto esperimento HAARP, idea che poi non sarebbe tanto azzardata dal momento che la riedizione del fenomeno del 25 Marzo 2017 aveva luogo proprio mentre i capi di Stato europei erano riuniti a Roma.
Questa “misteriosa linea” del cielo passa per Roma Nord (Monte Mario), scorre dietro il Vaticano, asseconda il Campidoglio, seguendo poi la via verso il mare. Da precisare che il 29 Dicembre del 2010 e i giorni seguenti quando apparve la linea atmosferica, tutto il mondo fu sconvolto da fenomeni strani come morie impressionanti di pesci e volatili che cadevano dal cielo, etc.
INTERPRETAZIONI PROFETICHE
Gli antichi, quando fondavano grandi città e stati, erano molto attenti al “ben indovinare per ben individuare” il luogo giusto di costruzione, e perciò studiavano il volo degli uccelli e il luogo scelto dove gli animali soggiornavano e indovinavano anche l’evoluzione delle nuvole estraendo indizi sugli eventi futuri etc. La credenza era che buone condizioni creavano buoni auspici e viceversa. Gli indovini aruspici romani, scrutando il futuro, hanno assicurato a Roma una longevità matusalemmica di ben 1.000 anni, infinitamente più degli effimeri 60 anni dell’Unione Europea e anche dei 240 anni della fondazione degli Stati Uniti d'America (1777). Nella storia stati come l’antico Egitto, Israele, India, Cina etc. che hanno dato attenzione agli studi divinatori del Futuro hanno resistito a lungo nella storia. L’Unione Europea dovrebbe seguire l’esempio anche perché essendo un composito addizionale di stati, non è un monolite immune alla disgregazione. Quando l’Europa avrà una Visione Unitaria (65) e una Dottrina Monolitica (64) allora diventerà stabile. Fino a quel momento deve stare attenta a scrutare bene il futuro sia in maniera razionale che intuitiva e persino profetica.
Ora ecco come si potrebbe interpretare il futuro dell’Europa partendo dagli eventi scorsi il 25 Marzo nella Riunione di Roma dei ventisette capi di governo, in seguito all’interpretazione del sottile fenomeno atmosferico avvenuto:
La linea retta di nuvole poiché retta appartiene alla geometria cioè all’Ordine, al Progetto, alla clarità, in una parola al Discernimento, che l'Europa dovrebbe mettere in atto per riuscire a “discernere” il Bene dal Male. Non a caso sui Fori Imperiali al momento dell’evento erano appena passati i cortei Pro e Anti Europa. L’opzione non è tanto “Pro e Contro”, quanto QUALE Europa vogliamo e in che modo possiamo attuarla ossia il COME? I populisti non possono dire Contro poiché significa essere contro noi tutti e loro stessi, ma allora devono chiarire quale Europa vogliono. Non è l’Europa che si mette in gioco, poiché all’infuori d’Europa non c’è futuro, ma il Modo di farla e sostenere i suoi contenuti.
La nuvola biancastra di colore differente nella pancia delle nuvole che inizia a svilupparsi sotto la linea retta indica tormenti che man mano usciranno alla superficie, prima come piccole tendenze (nuvole), poi più grandi finché non copriranno la grande linea spartitoria. Questo vuol dire che nel prossimo futuro se non si seguono le giuste regole anche in modo ferreo, potranno accumularsi offuscamenti momentanei sociali, mentali e di visione politica. Il segreto sta nell’avere una linea di proseguimento, un genere di “filo di Ariana” per districarsi nel mondo fenomenale della confusione (copertura delle nuvole). E infine, grazie alla linea retta (cioè alla rettitudine), si supereranno le difficoltà. L’Europa nel suo progetto uscirà vittoriosa. Le nuvole dense delimitate dalla linea retta vogliono dire “fronte comune”. “L'Unione fa la Forza”. Poiché l’Unità e il suo opposto operativo, la Diversità, si possono coniugare in due formule maggiori: “Unità nella diversità” e “Diversità nell'Unità”, più altre varianti come “Diversità in diversità” e “Unità in Unità”.
ESTRAZIONI PREDITTIVE TOPOGRAFICHE
Accanto alla variante atmosferica predittiva espressa dalla “linea retta delle nuvole” esiste un altro modo interpretativo di veggenza logica e mitologica derivata dalla topologia del posto e dei rispettivi monumenti dei Fori Imperiali e dintorni. La zona è ben delimitata dai: FORI IMPERIALI, con monumenti come: CAMPIDOGLIO, COLONNA TRAIANA, MERCATI TRAIANI, COLOSSEO, ARCO DI COSTANTINO, PALATINO.
FORI IMPERIALI
Sembra che la zona dei Fori Imperiali contenesse in sé uno schema da seguire attraverso i suoi monumenti, un genere di “simulacro” su come fondare una Nazione, una Città-Stato, uno Stato e infine un Impero. A ognuna di queste fasi fu dedicato un monumento, i Fori Imperiali diventando una vera mappa, e un modello di come edificarli. Dettagli nel libro di Vasile Droj “Utopia Concreta – la Civiltà Ramanica”, Edizioni Universologia. L’idea del grande simulacro fu riprodotta poi in varie occasioni sia nell’antichità sia nel Medio Evo, nella Versailles francese, o più di recente nell“Universailles”(81) o “Universalion”(82) romeno di Bucarest. Eccellente esempio quest’ultimo su cui l’Europa potrebbe forgiare in laboratorio il modello dell’’Esperimento Universalizzante”.
CAMPIDOGLIO - CAPITOLIUM
Il Campidoglio o Capitolio (lat. Capitolium) fu il Centro originario del potere romano, il primo nucleo di comando ancor prima che apparissero Repubblica e Impero. Etimologicamente Capitolio viene da Caput, capo cioè inizio e fine. L’Europa alla ricerca di nuove soluzioni di ristrutturazione che potrebbero spingersi fino ad una Nuova Rifondazione, farebbe bene a studiare il “capitolinato”. Gli Stati Uniti d’America lo usano già da più di 200 anni con grande successo, specialmente nella sua fase finale quella dell’Impero. La Cina stessa lo vorrebbe ma non sa bene come applicarlo nel contesto asiatico così diverso. La Russia già da molto tempo parla di una “Terza Roma”. Sicuramente il libro dell’autore darà spunti illuminanti in questo senso.
Il Capitolio suggerisce di fare in primis la cosa “capitale” ossia la più importante che a quei tempi era quella di fondare una Capitale Stato. La caratteristica essenziale del carattere romano era quella di fare le cose ordinatamente disposte in categorie o in capitoli. Per i romani la cosa più capitale era perseverare nelle cose più capitali per produrre il capitale da investire nella loro Capitale → Roma. Grazie a questo, Roma dominò il mondo per 1000 anni, più altri 1000 con l’Impero Romano d’Oriente, bizantino di Costantinopoli (caduto nel 1453).
COLONNA TRAIANA
Nel percorso immaginario di simulare la costruzione "fondativa", la Colonna rappresenta la parte finale del processo ed esprime l’apoteosi, similmente all’Arco di Trionfo. Le colone, all’infuori di sostenere i templi, avevano un ruolo commemorativo ricordando eventi o precetti come quelli di Hammurabi. La colonna è il simbolo stilizzato dell’ascensione includendo i menhir, gli obelischi, e le piramidi, etc. Tutte le grandi civiltà che hanno stimolato la costruzione di simili simboli hanno progredito alla lunga. Le colonne suggeriscono all’”architettura spirituale” e l’Europa così medioevale nella sua architettura dovrà riproporla come elemento che rinvigorì la creatività e l’aspirazione umana. Tra l’architettura e la mente umana c’è uno stretto collegamento. Un esempio artistico moderno di colona ascensionale é la ”Colona Infinita“ di Costantin Brancusi.
MERCATI TRAIANI
Per costruire uno Stato occorre forza economica che sviluppi un mercato, e perciò la Repubblica Romana e poi l’Impero posero grande attenzione al suo incremento e allargamento. I Romani applicavano troppo alla lettera il detto “primum vivere, deinde filosofare” e di conseguenza costruirono proprio vicino ai Fori Imperiali i Mercati Traiani. Vicini anche al Colosseo, essi soddisfacevano la fame del popolo durante gli interminabili spettacoli “panem et circenses”. L’Europa di oggi volens nolens dovrà soddisfare anche questo, però in una nuova formula stimolativa ed efficiente, di una Nuova Cultura Universale. I tempi sono stretti e la formula dovrà diventare: “primum filosofare, deinde vivere” cioè “prima pensare e poi godere”: prima i precetti, le regole, la preparazione, l’evoluzione etc. poi godere la vita. In altre parole; prima Socrate e poi Dioniso, per non dire Bacco.
COLOSSEO
Contrariamente a quanto possiamo immaginare oggi, il Colosseo era un luogo di cultura e la sua caratteristica, la Grandezza, esprimeva la grande visione di Roma. I romani erano il più festaiolo popolo dell’antichità e questo servì a forgiare culturalmente il cosmopolitismo di Roma. L’Europa odierna per fondere tanti popoli nella grande Unione dovrebbe seguire il metodo romano con manifestazioni perpetue (spettacoli spettacolari, conferenze, dibattiti dei suoi problemi, forum pubblici, Agorà, tribune, concorsi, etc.). Il colossale antico romano dovrebbe essere oggi l’Universale.
ARCO DI TRIONFO (ARCO DI COSTANTINO)
A pochi metri dal Colosseo si trova un Arco di Trionfo detto Arco di Costantino. Oltre che vicino, esso è molto collegato al Colosseo poiché suggerisce la Vittoria, il Trionfo nelle difficili imprese all'interno del Colosseo. Prima di arrivare però al Colosseo e a essere vincitore “laureato” con allori, si doveva seguire il lungo percorso d’iniziazione dei Fori Imperiali diventati una vera palestra. Nell’ideazione e formazione del simulacro romano immedesimato nel perimetro dei Fori imperiali e dintorni furono inclusi miti della mitologia greca che vedevano nel mito uno schema che doveva essere imitato. Mito e Imitare sono una e la stessa cosa poiché se il mito non è imitato non vale nulla. In un momento di smarrimento collettivo e mancante di modelli, fare appello ai miti imitandoli è più che auspicabile. E’ uno dei grandi compiti dell’Europa che fu creatrice di miti indimenticabili. Nel mondo vi sono molti Archi di Trionfo mono portali, ossia con una sola porta o arco, mentre quello di Costantino ha tre porte o archi, ed è giusto poiché la parola stessa TRI-ONFO vuol dire TRE come allusione alla TRADIZIONE.
PALATINO
In questo periplo all“Ulisse”, il Palatino gioca un ruolo importante poiché collegato al mito della Fondazione, quando l’esule Enea arrivato da Troia riceve il Colle Palatino dal re Latino del Latium, segnando un Patto Pa-latino = Patto Latino “Pax Latina” che ridisegnò poi i destini del mondo. Ora l’Europa e l’Italia hanno bisogno di quel Patto Latino per rafforzare il fianco sud del continente (Italia, Grecia, Spagna, Francia, Portogallo e Romania latina). Il programma è contenuto nel Piano “Palladio”* basato sul risveglio caratteriale latino S.P.C.R. (34). Il palladio che l’esule Enea (56) portò con sé da Troia, si trova deposto di sicuro ancora nel Palatino o nel Campidoglio.
In conclusione i monumenti dei Fori Imperiali indicano l’esistenza di un “modello nascosto” di come costruire uno Stato, dalla Repubblica fino all’Impero. Oggi si potrebbero estrarre elementi interessanti ed originali per plasmare la Nuova Europa. Lo stranissimo evento climatico della spartizione in due del cielo, con la riedizione del colossale evento avvenuto nel 2010, proprio alla Riunione di Roma dei 27 capi di governi europei, dovrebbe farci riflettere.
Roma 05.04.2017
Autore:
Vasile Droj
Fondatore Centro Universologico di Roma
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